Alle aziende il VoIP piace da matti

Alle aziende il VoIP piace da matti

Il mercato business della telefonia su Internet si sta ampliando. Lo evidenzia uno studio. A fare da traino sono le grandi aziende
Il mercato business della telefonia su Internet si sta ampliando. Lo evidenzia uno studio. A fare da traino sono le grandi aziende

Milano – Il VoIP si impenna nel mondo business: la telefonia su Internet è ormai realtà in un terzo delle grandi imprese italiane. È quanto emerge da una ricerca condotta dallo IOSI Bocconi (Istituto di Organizzazione e Sistemi Informativi), in collaborazione con Italtel e Cisco Italia .

“Conclusa la fase dell’introduzione – si legge nello studio – la comunicazione voce via Internet (Voice over Internet Protocol, VoIP) è in piena fase di diffusione nel sistema economico italiano con il 16,8% delle imprese, con più di 10 addetti, che ha già deciso di adottare sistemi VoIP. Quasi la metà degli adottanti è già ad uno stadio avanzato di introduzione del sistema VoIP e, spinti dalla percezione di un miglioramento dei servizi e della qualità delle comunicazioni, il 50% di loro intende addirittura sostituire integralmente il sistema di telefonia tradizionale”.

Il campione coinvolto dall’indagine è formato da 1.360 imprese, scelte da ambiti di attività eterogenei (commercio, finanza, industria, PA, sanità, servizi, utilities). Pioniere, ma anche traino, dell’introduzione del VoIP nel business sono state le grandi imprese: nel 2003, il 20% di quelle con oltre 500 dipendenti aveva già avviato un progetto in questo senso. “In Italia siamo all’alba della rivoluzione nel settore delle TLC e la ricerca mostra che c’è un certo attendismo in merito a queste innovazioni” spiega Ferdinando Pennarola, docente di Sistemi informativi e organizzazione aziendale alla Bocconi e coordinatore della ricerca, che precisa: “È solo questione di poco tempo in più e i sistemi VoIP saranno un giorno adottati da tutte le utenze”.

“Le aziende più attente alla competizione – prosegue il professor Pennarola – troveranno poi soluzioni dirompenti con il passato e questa innovazione trascinerà altre innovazioni, in particolare di natura organizzativa nel mondo delle imprese”. Oggi, a conferma del ruolo di traino delle grandi imprese, il 30% di queste si è dotato di un sistema VoIP già attivo a pieno regime, mentre – si legge nella ricerca – “le imprese che non conoscono i sistemi VoIP (il 19%) sono concentrate totalmente nella fascia 10-49 addetti”.

Quali possono essere le motivazioni-chiave che possono convincere un’azienda ad avvalersi di tecnologia VoIP? “La virtualizzazione del posto di lavoro, la possibilità di comunicare in qualunque momento indipendentemente dal terminale utilizzato, l’integrazione completa tra TLC e it sono la dimostrazione tangibile di come la tecnologia VoIP stia cambiando il nostro modo di lavorare”, spiega Mauro Righetti, amministratore delegato del Gruppo Italtel. Tra i numeri evidenziati dalla ricerca emerge inoltre che il 50% delle aziende analizzate sceglie il VoIP ponendosi l’obiettivo del risparmio, mentre il 63% punta al miglioramento della qualità dei servizi voce.
“Le imprese hanno davanti a sé molte opportunità da cogliere. Per farlo, devono aprirsi a una nuova cultura aziendale che faccia propri gli elementi caratterizzanti dei nostri tempi – continua sollecitazione al cambiamento, accelerazione, globalizzazione – e che utilizzi la tecnologia delle comunicazioni unificate come la leva abilitante di maggiori efficienze, di semplificazione dei processi, di competitività”.

“La ricerca conferma che l’adozione di soluzioni IP è ormai un dato di fatto anche per il mercato italiano” spiega Stefano Venturi, a.d. Cisco Italia e VP Cisco Inc. “La creazione di una piattaforma IP su cui far confluire ed integrare tutte le forme di comunicazione di un’azienda – dalla voce, al video, ai dati, alla mobility – è un investimento strategico sui cui basare nuovi modelli organizzativi che garantiscano maggiore flessibilità e capacità di adattarsi a cambiamenti repentini. Si tratta di un passo quasi obbligato in un contesto competitivo globalizzato, che impone alle aziende italiane di agire con velocità e prontezza, senza sacrificare la qualità che caratterizza il made in Italy”.

I risultati esposti chiudono la prima fase di una ricerca di respiro triennale sul VoIP nel sistema economico italiano, da cui ci si aspetta un’evoluzione di rilievo. “Da questa prima fase della ricerca – conclude l’abstract pubblicato dallo IOSI – emerge infatti un comportamento “attendista” del sistema produttivo del Paese. Come la storia ha dimostrato, le innovazioni di tale portata trascinano negli anni ulteriori innovazioni e c’è da aspettarsi che questo accada anche in Italia. Le comunicazioni in VoIP abilitano nuovi servizi per una nuova produttività del fattore lavoro, a condizione che le imprese più avvedute sappiano sfruttare questa possibilità e sperimentare nuove soluzioni organizzative. Le modalità con le quali tutto ciò accadrà verranno più in dettaglio esplorate nella seconda fase della ricerca”. Lo studio prevede appunto una seconda fase su “Accettazione e utilizzo del VoIP da parte delle imprese”, che sarà condotta nel corso di quest’anno, e una terza sul comportamento degli utenti dopo l’adozione della tecnologia, che sarà portata avanti nel prossimo anno.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
1 feb 2007
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