AltaVista fa sensazione col porno

AltaVista fa sensazione col porno

Non è la prima volta che stringe un accordo con un produttore di materiale pornografico ma è la prima volta che della cosa si occupano i media più conosciuti. Perché?
Non è la prima volta che stringe un accordo con un produttore di materiale pornografico ma è la prima volta che della cosa si occupano i media più conosciuti. Perché?


Roma – Chi cercherà sul motore di AltaVista dei termini ad alto contenuto erotico riceverà oltre alle risposte cercate anche dei banner “personalizzati”, pubblicità insomma di siti a contenuto pornografico.

Il tutto avverà in virtù di un accordo che il motorone di ricerca ha stretto con un’azienda spagnola “di chiara fama” nel settore hard-core, la Private Media Group. La società, con base a Barcellona, ha sottolineato che una volta raggiunti gli obiettivi minimi dell’accordo con AltaVista, le successive revenue verranno condivise con il motore di ricerca americano.

AltaVista, che non ha voluto dettagliare l’ammontare dell’accordo, ha spiegato che per far apparire i banner “ci vogliono parole che richiamino contenuti adulti. Vedrà questa pubblicità solo chi avrà espresso un proprio chiaro interesse verso certi settori dei contenuti adulti online”. E i banner saranno accessibili solo con la funzione “Family filter” disattivata.

Va detto che questo accordo non è una grande novità: AltaVista ha già stretto diversi accordi con altri produttori di pornografia in passato, eppure ora ne hanno parlato in molti, dal Boston Globe a News.com, ed è probabile che se ne parlerà ancora a lungo. Viene da chiedersi perché se ne parli solo ora.

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Pubblicato il
10 nov 2000
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