Sunnyvale (USA) – Negli ultimi anni AMD ha investito molto nel settore dei processori embedded, un segmento dove oggi fornisce soluzioni che spaziano dai chip Alchemy , basati sull’architettura MIPS e dedicati ai dispositivi mobili e wireless, ai chip Geode , compatibili con le istruzioni x86 e indirizzati a una vasta gamma di info appliance.
All’interno della famiglia di processori Geode, acquisita da National Semiconductor lo scorso anno , AMD ha introdotto una nuova linea di CPU e, con l’occasione, ha adottato un nuovo schema di denominazione chiamato Performance-Power Rating (PRR).
In base al PRR, i processori appartenenti alle linee di Geode NX e GX portano un numero di modello composto da due indici separati dal simbolo “@”: il primo riflette le performance generali, mentre il secondo indica il consumo in watt. Per calcolare l’indice prestazionale di un modello, AMD utilizza un benchmark sviluppato e certificato da Synchromesh Computing , una società satellite di ECL Labs.
“Con il nuovo PRR, AMD intende aiutare i clienti a comprendere i benefici dei consumi energetici nel mercato embedded”, si legge in un comunicato di AMD. “PRR apre la strada ad un nuovo e più accurato sistema di misura delle prestazioni dei processori embedded per le applicazioni standard”.
Nelle proprie CPU desktop e server AMD ha abbandonato già da tempo l’indicazione dei megahertz, una strada seguita anche da Intel con la recente introduzione dei primi modelli di Pentium M Dothan .
Come si è detto, nella famiglia Geode AMD ha introdotto alcuni nuovi modelli di chip: NX 1500@6W e NX 1750@14W, che appartengono ad una nuova linea di processori fanless (senza ventola) con le prestazioni (e i consumi) più elevati della famiglia Geode; GX 466@0.9W e GX 500@1.0W, che si affiancano invece al modello GX 533@1.1W (precedentemente noto come GX2) nella fascia dei chip a bassissimo consumo.
L’NX 1500@6W e l’NX 1750@14W, che al contrario degli altri Geode si basano sulla tecnologia dei Mobile Athlon XP, girano rispettivamente ad una frequenza di 1 GHz e 1,4 GHz, includono una cache L1 di 128 KB e una cache L2 da 256 KB, hanno un front-side bus da 266 MHz, e supportano le istruzioni multimediali MMX, SSE e 3DNow!. Sono indirizzati in modo particolare ai server blade, ai dispositivi mobili basati su Windows XP, ai point of sales, ai chioschi interattivi, ai thin client di fascia alta e agli apparati di rete e telecomunicazione.
I chip GX 466@0.9W e GX 500@1.0W girano invece rispettivamente a 333 MHz e 366 MHz, adottano una cache L1 di 32 KB, integrano un controller video (CRT e TFT) e supportano le istruzioni MMX e 3DNow!. Trovano impiego nei dispositivi più piccoli che necessitano di consumi particolarmente ridotti.