Siena – Sono circa 15 milioni gli italiani chiamati a votare a fine maggio alle consultazioni amministrative, un appuntamento che sta riscuotendo un certo interesse tra i sostenitori dell’open source come occasione per far valere considerazioni e richieste sull’adozione degli strumenti a codice aperto da parte della Pubblica Amministrazione. A muoversi in questi giorni è in particolare lo SLUG – Siena Linux User Group .
In una nota rivolta ai candidati degli opposti schieramenti, i promotori dello SLUG hanno chiesto l’adozione di tre punti programmatici .
Il primo si riferisce all’impegno di rendere pubblici i documenti e i moduli del comune di Siena anche in formato OpenDocument o PDF . “Il sito del comune di Siena ha da tempo intrapreso la lodevole prassi di fornire documenti e moduli in formato digitale sul suo sito web – spiegano allo SLUG – Solitamente questi documenti sono in formato Microsoft Word o Microsoft Excel. Sarebbe un importante segnale di apertura e di modernità da parte del Comune di Siena che tutta la documentazione elettronica venisse sempre fornita anche in formati liberi”.
Il secondo è invece legato all’adozione della CIE, la Carta di identità elettronica . Nonostante le vicissitudini in cui è incorso il progetto, lo SLUG ritiene che quando verrà introdotta sarà necessario ricorrere il più possibile a soluzioni aperte, soprattutto per garantire sicurezza. “L’emissione della CIE, la generazione delle chiavi crittografiche, la trasmissione dei dati e l’autenticazione della carta e della firma elettronica – spiegano i promotori dell’iniziativa – necessitano un sistema informatico complesso e composto da diverse componenti. La componente più vicina al cittadino e che permette l’uso diretto della CIE è la procedura di autenticazione. Cercare di avere almeno il software per l’autenticazione della CIE rilasciato con licenza libera testimonierebbe un concreto e fattivo impegno del Comune di Siena per la libertà e la sicurezza dei cittadini e sarebbe garanzia di trasparenza e accessibilità”.
Altro nodo essenziale per lo SLUG che i candidati dovrebbero integrare ai propri programmi riguarda l’ open source nella didattica . Si chiede cioè che le soluzioni a codice aperto trovino più spazio nelle scuole comunali. “I linguaggi e gli strumenti liberi possono essere installati nella struttura didattica senza costi in licenze. I programmi liberi possono essere copiati e consegnati agli studenti tutte le volte che serve. Studiare con linguaggi di programmazione liberi permette a docenti e studenti di lavorare, in maniera uniforme, con le più moderne tecniche di sviluppo senza dover ricorrere a costosi aggiornamenti software. Allorché esista un alternativa libera valida ad un pacchetto software questa dovrebbe avere sempre l’opzione preferenziale”.