Santa Clara (USA) – Come annunciato ieri da Intel , anche il Pentium III Coppermine raggiunge 1 GHz di clock, un traguardo forse attualmente non necessario, ma obbligatorio per mantenere sotto controllo la “temeraria” rivale AMD .
Piccola sorpresa, il prezzo: a differenza dell’Athlon ad 1 GHz, appartenente ad una famiglia di processori che basa il suo successo anche sull’economicità, il PIII ad 1 GHz costa ben 300 dollari in meno del suo rivale: 990$ contro 1299$ (per volumi di 1000 unità).
Il processore sarà disponibile inizialmente solo nel formato SECC2 (Slot One) e le prime macchine ad esserne equipaggiate saranno le Aptiva serie “S” di IBM .
Per Intel era così importante annunciare (sì, perché la parola “rilasciare” ha già un significato ben diverso) il processore da 1 Giga, che sembra essersi dimenticata dei fratelli minori, inizialmente annunciati ma poi rimandati: l’850 MHz e l’866 MHz. Il big di Santa Clara al momento si ritrova quindi con un “buco” di 200 MHz, fatto questo che non contribuisce certo a fare ordine in un mercato già abbastanza confuso.
Dopo questa sfida a chi salta più in lungo, frutto più del marketing che dell’ingegneria, arriva la notizia che in Europa gli analisti prevedono, per questi mesi, uno scarso successo delle CPU a 1 GHz, troppo veloci per le attuali necessità degli utenti e troppo costose per conquistare un mercato già dominato da processori economici ma sufficientemente potenti.