Anche la beneficenza è 2.0

Anche la beneficenza è 2.0

Un sito di social networking coniuga esperienza di community con attività filantropiche. Quando agire è questione di clic
Un sito di social networking coniuga esperienza di community con attività filantropiche. Quando agire è questione di clic

Basta regali inutili: arriva il supermarket filantropico via web. Da poco è online un nuovo sito, che permette di donare qualcosa di utile e di più significativo di un comune regalo. La scelta è molto vasta: si può ad esempio finanziare l’istruzione di un interprete, donare kit igienici e molto altro. Il tutto nel nome del social networking: è la Beneficienza 2.0.

Quante volte avete ricevuto l’ennesima cravatta per il vostro compleanno? Quante volte avete improvvisato facce stupite davanti ad un inutile soprammobile svedese? O davanti ad un collare in glitter per il vostro tamarrissimo chihuahua? Ora si può con pochi clic donare qualcosa di concreto e necessario, spendendo per rendere il mondo un posto migliore. In America un gruppo di web-filantropi ha varato un vero e proprio stock di “regali” che di certo non finiranno a prender polvere.

Il sito si presenta come un qualsiasi store online, solo che al posto dei soliti feticci kitsch si può, ad esempio, scegliere di finanziare un intervento per cercare di risolvere o prevenire un conflitto tra due paesi vicini.

È possibile effettuare una ricerca per “causa sociale” o per associazione non profit o richiedere che una certa associazione sia aggiunta all’elenco. E non solo. Il sito è orientato verso il social networking: è possibile creare un proprio profilo con tanto di note biografiche, foto e spazio per esprimere i propri pensieri, stilare e condividere wishlist e registri degli acquisti fatti, inviarne i link agli amici, ed invitare altri utenti a postare le loro wishlist sul proprio profilo. Inoltre è anche possibile personalizzare con tanto di foto e dedica delle cartoline da spedire al destinatario del dono, “in memoria della donazione”.

Ma le sorprese non sono finite. In una nota a SmartMobs , Bruce Tate, CTO e responsabile della costruzione del sito svela cosa bolle in pentola: “Stiamo lavorando per ampliare le capacità di networking: prossimamente saranno disponibili blog, sarà possibile istituire delle piccole comunità di donatori, aggiungeremo foto e video”.

La comunità dei blogger ha subito accolto la notizia con entusiasmo: “È un buon modo per spendere dollari, poiché sei tu a decidere a chi vanno e per cosa, ed inoltre stanno incrementando la parte relativa al social networking: ognuno può creare il suo profilo da filantropo” – scrive Nanette Alexander su SmartMobs. E spulciando i vari blog è facile capire come il nuovo trend della filantropia online vanti già diverse e laboriose piccole realtà: sono tanti i siti ( DonorChoose e Change.org per citarne alcuni) che godono del passaparola della collettività blog.

Vincenzo Gentile

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Pubblicato il
2 mar 2007
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