Android più sicuro: Google aggiorna il sistema contro app malware

Android più sicuro: Google aggiorna il sistema contro app malware

Google aggiorna Play Protect con un sistema AI che analizza le app sul dispositivo per identificare comportamenti sospetti in tempo reale.
Android più sicuro: Google aggiorna il sistema contro app malware
Google aggiorna Play Protect con un sistema AI che analizza le app sul dispositivo per identificare comportamenti sospetti in tempo reale.

Le app malware su Android si moltiplicano come conigli in primavera, e Google ha finalmente deciso che dovrebbe fare qualcosa di più che eliminarle occasionalmente dal Play Store e sperare per il meglio. La risposta? Potenziare Live Threat Detection. La funzione è stata lanciata l’anno scorso e dovrebbe avvisare quando un’app sul telefono si comporta in modo sospetto.

Android Authority ha messo le mani sulla versione U.43.playstore.pixel3.819384620 dell’app Play Protect Service, e ha scoperto che Google ha in serbo un upgrade significativo per il suo sistema di rilevamento delle minacce. E questa volta sembra faccia sul serio.

Google migliora Live Threat Detection: nuova pagina dedicata alle minacce

Fino ad ora, Live Threat Detection era un semplice interruttore nascosto nei meandri delle impostazioni, da attivare o disattivare. Emetteva notifiche quando trovava qualcosa di sospetto, e basta. Google ha deciso che questo approccio minimalista non basta più. La funzione riceverà la sua pagina dedicata, dove verranno elencate tutte le app che sono state identificate come pericolose.

Live Threat Detection è una delle tante funzionalità di sicurezza esclusive dei Google Pixel, insieme alla protezione contro chiamate spam e strumenti per ritrovare dispositivi persi. La particolarità è che usa modelli di intelligenza artificiale che girano localmente sul dispositivo, non nei cloud di Google, ma nel telefono, per identificare app che potrebbero essere minacce.

L’AI analizza il comportamento delle app direttamente sul device, e quando trova qualcosa che non quadra, come un’app che chiede troppi permessi, che si comporta in modo anomalo, che cerca di fare cose che non dovrebbe, manda un alert in tempo reale.

Ma l’upgrade più interessante scoperto nel codice è un sistema di alert aggiuntivo per un problema specifico, le app non autorizzate che tracciano la posizione o l’attività del smartphone di nascosto.

Immaginiamo di scaricare quella che sembra un’app innocua per modificare foto o giocare a un puzzle game, e poi scoprire che in realtà sta registrando ogni movimento, dove andiamo, cosa facciamo, quando lo facciamo. Purtroppo è un comportamento sorprendentemente comune nel mondo delle app malware. Il nuovo sistema di notifica dovrebbe avvisare l’utente specificamente quando Live Threat Detection rileva questo tipo di sorveglianza non autorizzata.

La guerra infinita di Big G contro le app malevole

Sono anni che Google combatte contro la proliferazione di app malware. Il Play Store dovrebbe essere sicuro, teoricamente. Ha controlli, sistemi di verifica, policy rigide. Eppure, app malevole continuano a infiltrarsi regolarmente. Google le rimuove quando vengono scoperte, ma è il gioco del gatto col topo che non finisce mai.

Big G sta anche preparando un nuovo sistema di verifica degli sviluppatori, che ha generato preoccupazioni sulla comunità Android riguardo al futuro del sideloading, l’installazione di app da fonti esterne al Play Store.

Il problema è che molte app malware entrano nei telefoni Android proprio attraverso il sideloading, o attraverso store di terze parti che hanno controlli di sicurezza che vanno da “minimi” a “completamente inesistenti”. Live Threat Detection può aiutare a identificare queste minacce una volta che sono sul dispositivo, ma non fa nulla per impedire agli utenti di installarle in primo luogo.

E poi c’è un altro problema, Live Threat Detection è esclusiva dei Google Pixel. Quindi tutti gli altri utenti Android, ovvero la stragrande maggioranza, devono accontentarsi del Play Protect standard, che è… beh, diciamo che ha avuto risultati contrastanti nel corso degli anni.

Disponibilità

Google probabilmente sta testando la nuova funzione internamente prima di un roll out più ampio. Nessuno sa con certezza quando arriverà. L’iniziativa è lodevole, ma c’è qualcosa di vagamente disturbante nel vedere funzionalità di sicurezza avanzate diventare esclusive dei telefoni premium. La sicurezza non dovrebbe essere un lusso per chi può permettersi un Pixel di ultima generazione. Dovrebbe essere un diritto base per chiunque usi Android.

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Pubblicato il
24 ott 2025
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