New York (USA) – “Internet è lo strumento di comunicazione che maggiormente è cresciuto e si è diffuso nella storia della civiltà umana e può rappresentare il più importante strumento di crescita”. Così Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite , ha presentato la sua relazione sulle sfide per il Pianeta all’Assemblea dell’ONU.
Annan ritiene internet centrale per lo sviluppo dei paesi ma anche un pericolo se dovesse significare un aumento esponenziale del divario tecnologico, oltreché economico, che divide in due l’umanità. “Il migliore contributo, ha detto Annan, che può essere fornito ad un paese che deve svilupparsi è l’insegnamento delle nuove tecnologie, la formazione, la creazione di infrastrutture dedicate”.
“Come possiamo dire, ha detto Annan, che alla globalizzazione prende parte più di metà della razza umana che non ha mai ricevuto una telefonata o utilizzato un computer? Non lo possiamo dire senza insultare la loro povertà”.
In questo senso, dunque, si devono leggere alcune delle inziative che Annan ha annunciato.
La prima è la creazione dello “United Nations Information Technology Service” (UNITeS), in pratica dei gruppi speciali di volontari organizzati per portare la necessaria formazione hi-tech nei paesi in via di sviluppo. La seconda è “InterNetwork”, lo strumento per la creazione di 10mila siti di ospedali e cliniche dei paesi poveri per fornire accesso alle informazioni sanitarie più aggiornate. La terza è la creazione di network wireless, sotto la guida di Ericsson , pensati per assicurare le comunicazioni anche a fronte di disastri naturali ingenti. La quarta è la creazione di una rete globale di esplorazione delle nuove forme del lavoro, per dare una risposta alla disoccupazione giovanile.
Non si esaurisce nella rete o nella tecnologia, naturalmente, lo spettro di interventi necessari secondo Annan, ma è decisamente significativo che in questa sede internet svolga un ruolo centrale.