Roma – La vita è sempre più difficile per i sistemi antispam, anche per quelli più noti come Spews.org , protagonista nelle ultime ore di una forse inevitabile “ritirata”.
I fatti: il gestore di domini Island Networks è stato inserito tra gli spammer nei giorni scorsi quando i suoi IP sono finiti nelle liste nere di Spews a causa di abusi rilevati dal celebre sistema di segnalazione e filtraggio.
Una situazione che non è però andata giù all’azienda che in una pesante lettera ha chiesto l’immediata rimozione dei propri IP dalle black list sostenendo la propria innocenza e accusando Spews.org di aver provocato danni economici e di immagine all’azienda.
Poche ore dopo la pubblicazione della lettera, che dava ai volontari di Spews breve tempo per “rimediare”, l’inserimento nelle black list è sparito. Una situazione che al momento sta generando un infuocato dibattito nella comunità antispam.
Va detto che non è la prima volta che un servizio antispam deve affrontare beghe di questa natura e in molti casi, trattandosi di sistemi gestiti da volontari, la difesa legale è pressoché impossibile.
In un caso assai diverso e recente, il servizio antispam DNSRBL ha inserito in lista nera gli IP del server di posta di Tiscali che ha chiesto al servizio spiegazioni sull’accaduto. Da allora, ha spiegato a Punto Informatico il provider, nulla si è saputo sulle ragioni che hanno indotto a tale operazione, di certo dannosa per Tiscali.