San Jose (USA) – Il Natale rende tutti più buoni ed anche la tigre, a volte, smette improvvisamente di ruggire. Apple ha così ritirato tutte le denunce contro i tre programmatori accusati di aver tradito l’azienda . Il trio, esattamente un anno fa, aveva rilasciato con anticipo, rispetto alle release ufficiali, alcune versioni di Mac OS X Tiger attraverso BitTorrent .
Il caso è adesso definitivamente chiuso: dopo aver risolto le controversie con Doug Steigerwald e Vivek Sambhara, l’azienda di Steve Jobs ha interrotto tutti i procedimenti penali in corso contro David Schwartzstein, l’ultimo del trio di traditori . Niente sentenze, niente condanne: gli avvocati di Apple hanno imposto una sorta di tregua armata agli accusati.
I tre, tutti giovanissimi e studenti di informatica, hanno raggiunto una serie di accordi privati con la multinazionale della Mela. Qualcuno parla di risarcimento danni, altri di particolari restrizioni lavorative – la verità è che i contenuti di questi patti sono rimasti riservati.
Tuttavia un blog ha pubblicato alcuni atti d’accusa stilati da Apple nei confronti di Schwartzstein. I documenti fanno intuire la natura degli accordi e parlano di impegni precisi ed obblighi da rispettare .
Dalle carte emerge che Apple ha inizialmente richiesto ai giudici “l’interdizione di Schwartzstein dal possesso, controllo, distribuzione, trasferimento, copia, condivisione e pubblicazione di qualsiasi tipo d’informazione ottenuta tramite la partecipazione all’Apple Developer Connetion”, un programma di sviluppo che coinvolge molti informatici.
I problemi di Apple con talpe e sviluppatori stregati dalla condivisione P2P non sono certo una novità. Lo scorso agosto alcuni ignoti hanno diffuso una versione di MacOS X per piattaforma x86 , primo passo della multinazionale californiana verso la transizione su hardware Intel .
Tommaso Lombardi