Apple salvata da Obama

Apple salvata da Obama

L'invocato intervento della Casa Bianca è arrivato. iPhone e iPad salvati dalla messa al bando decisa da ITC per proteggere gli interessi Samsung. E la faccenda diventa oggetto di politica internazionale
L'invocato intervento della Casa Bianca è arrivato. iPhone e iPad salvati dalla messa al bando decisa da ITC per proteggere gli interessi Samsung. E la faccenda diventa oggetto di politica internazionale

L’amministrazione Obama entra da protagonista nella lunga contesa legale tra Apple e Samsung , con quest’ultima che viene bloccata nel tentativo di mettere al bando i gadget meno recenti prodotti da Cupertino per l’infrazione di brevetti tecnologici che la Casa Bianca ha giudicato indispensabili per l’intera industria.

barack obama su un iphone La richiesta del blocco alle importazioni negli USA di iPhone 4 (ma anche 3GS e 3G), iPad e iPad 2 era stata posta alla International Trade Commission (ITC), e la commissione aveva stabilito la giustezza della messa al bando prendendo le parti di Samsung sulla potenziale infrazione di importanti brevetti per le comunicazioni dati su reti cellulari. Ma l’intera industria hi-tech statunitense aveva poi preso le parti di Apple chiedendo un intervento risolutivo dell’amministrazione Obama, l’unica a quel punto in grado di bloccare l’entrata in vigore della misura.

Nel giustificare la formulazione di un veto contrario alle decisioni dell’ITC – il primo in 25 anni – l’amministrazione spiega che i brevetti essenziali sugli standard (SEP) devono essere messi a disposizione dell’intera industria secondo termini equi, ragionevoli e non-discriminatori (FRAND). Far sì che le aziende non abusino dei brevetti è “un elemento importante della politica dell’amministrazione in promozione dell’innovazione e del progresso economico”.

Il veto di Barack Obama potrebbe in effetti scoraggiare i grandi produttori a rivolgersi all’ITC per questioni brevettuali, una pratica che in questi anni ha acquisito una certa popolarità presso i colossi dell’IT. Per quanto riguarda le reazioni al veto, Apple si dice naturalmente soddisfatta e “applaude” la Casa Bianca per essersi spesa in favore dell’innovazione in un caso destinato a fare epoca.

A non essere soddisfatta è Samsung, e il fatto (incidentale?) che l’intervento di Obama metta i bastoni fra le ruote a una azienda sudcoreana ha spinto le autorità di Seul a “esprimere preoccupazione” rispetto al potenziale impatto negativo sul business del colosso asiatico. I media locali sono arrivati a bollare l’intervento della Casa Bianca come un caso palese di vero e proprio “protezionismo” statunitense in difesa di aziende statunitensi in un contesto economico che si vorrebbe globale, libero e “di mercato”.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
5 ago 2013
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