Arriva la penna... ink-jet

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Qual è il futuro delle nostre fidate biro? La penna elettronica è davvero così vicina?
Qual è il futuro delle nostre fidate biro? La penna elettronica è davvero così vicina?


Balmain (Australia) – L’azienda australiana Silverbrook Research ha depositato un brevetto riguardante una penna che utilizza la tecnologia a getto d’inchiostro tipica delle stampanti. Dalla sua punta, la fantomatica penna dovrebbe essere capace di “gettare” inchiostro nero e a colori.

Ciò che ha portato al brevetto di questa invenzione è la constatazione che le odierne testine per stampanti stanno diventando sempre più piccole ed economiche. Mentre la produzione in volumi permette la fruizione di questi prodotti a prezzi sempre più bassi, la tecnologia di sviluppo delle nuove stampanti portatili ha portato ad avere esemplari di dimensioni così ridotte da entrare nel gambo di una penna sostituendosi così alle classiche punte.

Il metodo di scrittura delle nuove penne dovrebbe dipendere dalla concomitanza di due fattori. Da un lato dovrebbe essere possibile scegliere, tramite un apposito selettore, il colore e il tipo di linea che si vuole ottenere, dall’altro la quantità di inchiostro versato sembrerebbe dipendente dalla pressione imposta sul foglio. Le vere novità che porta con se questa invenzione, riguardano soprattutto il possibile utilizzo di sensori di movimento e di un quantitativo di memoria per memorizzare determinate informazioni .

I sensori potrebbero essere utilizzati dalla penna per misurare lo spazio in cui si sta scrivendo e per riconoscere gli oggetti presenti su di un foglio (ad esempio le immagini). La memoria interna, invece, dovrebbe servire per registrare i profili dei suoi utilizzatori e per ricordare le diverse opzioni di scrittura. Ovviamente, come la tecnologia ci insegna da tanto tempo, anche questa penna sarà, come tutti i dispositivi informatici, schiava dell’alimentazione. Difatti, l’azienda australiana ha depositato a brevetto anche una caratteristica che riguarda la presenza di un alimentatore per fornire energia al proprio dispositivo.

La suddetta biro, oltre a dover abbattere lo scetticismo generale, avrebbe il gravoso compito di dimostrarsi realmente pratica, utile ed economica per non rischiare di essere dimenticata e accantonata assieme a tutte le altre invenzioni inutili. Non è insolito, infatti, che la tecnologia si scontri con la resistenza al cambiamento. Giusto per fare un esempio della natura della resistenza, nonostante i fogli elettronici siano molto più avanzati tecnologicamente dei fogli di carta, la maggior parte dei documenti viene ancora redatta sotto forma cartacea.

La strada per la nuova invenzione della Silverbrook Research è quindi tutta in salita.

Dario Panzeri

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Pubblicato il
22 dic 2005
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