Asocialità, ora il colpevole è l'SMS

Asocialità, ora il colpevole è l'SMS

La nuova tecnologia da prendere di mira è il messaggino che, secondo alcuni studiosi, spingerebbe in particolare i giovani a intrattenere minori rapporti sociali diretti. Ma è davvero così?
La nuova tecnologia da prendere di mira è il messaggino che, secondo alcuni studiosi, spingerebbe in particolare i giovani a intrattenere minori rapporti sociali diretti. Ma è davvero così?

Roma – Gli SMS hanno assunto negli anni un ruolo sempre più centrale nelle comunicazioni personali come in quelle business, passando da strumento usato per la “conversazione spicciola” a tool assai più complesso e di rango maggiore: si usa il messaggino per comunicare minuzie ma anche per diffondere notizie di grande rilievo, lutti in famiglia, partecipazioni di matrimonio, o la rottura di un rapporto sentimentale. E l’impatto sociale di questo strumento secondo alcuni ricercatori britannici va ora considerato preoccupante . L’uso degli SMS, infatti, ridurrebbe il tempo, l’impegno e gli spazi dei rapporti “tradizionali” e “fisici” tra le persone.

SMS alla guida? Nell’edizione cartacea del SundayMail , ripresa da news.com.au , alcuni esperti dichiarano che si può parlare di generazione SMS . Una generazione che starebbe diventando progressivamente “socialmente inetta” perché si nasconde dalla tradizionale comunicazione . L’SMS è spesso considerato una soluzione più semplice e rapida di una lettera, di un messaggio email o di una telefonata.

Alcuni ricercatori affermano però che l’utilizzo cronico di SMS nasconde un pericolo sociologico perché sta portando alla creazione di una generazione con una “ridotta fiducia sociale”. Mark McCrindle, titolare di un’ agenzia specializzata in ricerca di trend sociali, dichiara che il costume di scrivere e comunicare solo via SMS ha effettivamente condotto ad una generazione di persone che fa sempre maggior affidamento a “forme di comunicazione prive di contatto”.

Esistono però pareri opposti, come quello di Shari Walsh, della Queensland University of Technology’s School of Psychology and Counseling , che negli ultimi tre anni ha condotto una ricerca sull’utilizzo di telefoni cellulari da parte di utenti di età compresa tra 16 e 24 anni, e che afferma che gli SMS possano addirittura migliorare il comportamento sociale nei giovani: “Esistono ricerche che dimostrano che i messaggi di testo possono essere considerati un valido aiuto alla creazione e al mantenimento di rapporti sociali”.

L’SMS è dunque foriero di asocialità o strumento di aggregazione? Sicuramente è uno strumento rapido, anche se in molti casi un po’ freddo, per essere utilizzato per comunicare messaggi importanti. Fondamentale, ricorda qualcuno, è utilizzarlo cum grano salis , evitando di digitare quando non serve, o quando si guida un’auto . Senza contare che secondo qualcuno l’abuso di messaggini può portare a problemi fisici , oltre che sociali.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
5 nov 2007
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