ATAC, a Roma si monitorano le automobili

ATAC, a Roma si monitorano le automobili

Capire cosa succede nel traffico, studiare il flusso di veicoli sulle principali vie di percorrenza, conoscere i tempi degli spostamenti. Riconoscendo le automobili in transito. In una parola: UTT
Capire cosa succede nel traffico, studiare il flusso di veicoli sulle principali vie di percorrenza, conoscere i tempi degli spostamenti. Riconoscendo le automobili in transito. In una parola: UTT

Si allarga l’occhio di ATAC, l’agenzia per la mobilità della capitale, teso a capire come si muovono i veicoli pubblici e privati e a fornire informazioni in tempo reale sullo stato del traffico per le principali vie di percorrenza della capitale. Il servizio, che si aggiunge alle informazioni già offerte dalla sezione Infotraffico del sito ATAC, utilizzerà i pannelli che si trovano sempre più spesso sulle vie cittadine per informare gli automobilisti su cosa gli aspetta nei tratti più congestionati. Le informazioni sui pannelli saranno aggiornate ogni 5 minuti .

Entro il prossimo luglio, ha fatto sapere l’Agenzia, 50 nuove telecamere del sistema UTT, acronimo di Urban Travel Times , inizieranno l’attività di monitoraggio e di raccolta delle informazioni da offrire ai cittadini in transito. Il sistema estenderà a 100 chilometri il controllo già attivo su 15 chilometri di tratti stradali e che oggi si avvale di una decina di telecamere. All’investimento di 200mila euro già effettuato si aggiungeranno così ulteriori 1,85 milioni di euro di spesa. Oltre ai punti critici del lungotevere, finiranno sotto i nuovi occhi elettronici dell’ATC anche via Cristoforo Colombo, buona parte di viale Palmiro Togliatti e Corso Francia nonché buoni tratti della Tangenziale Est.

Tra le conseguenze dell’attivazione di UTT, la possibilità di capire cosa accade al traffico anche in occasione di eventi particolari , come manifestazioni pubbliche, lavori in corso e via dicendo. Questi dati saranno associati ed elaborati dal sistemone di controllo assieme a quelli offerti dalla rilevazione già in corso attraverso i veicoli ATAC in giro per la città: questo dovrebbe consentire di fornire analisi dettagliate sulla mobilità e i problemi critici.

Le cam, che saranno piazzate su semafori o altre installazioni già presenti al fine di minimizzare l’impatto visivo, spiega ATAC, consentiranno alla centrale operativa di registrare i tempi di spostamento dei veicoli in certe tratte, riconoscendo l’automobile in “entrata” e in “uscita”. È possibile, ma allo stato è appunto solo una ipotesi, che molte cam siano dotate di modem GPRS : in questo modo potrebbero inviare i dati raccolti in Centrale evitando le lungaggini e gli oneri degli scavi per l’installazione di reti dedicate.

Va detto che già oggi sono disponibili, per gli utenti dei navigatori automobilistici più avanzati, servizi di “alert” sul traffico dipendenti da sistemi di rilevazione diversa. Non mancano anche gli strumenti in rete, o i siti , che offrono informazioni sull’andamento del traffico nelle aree “calde” della Capitale.

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Pubblicato il 11 dic 2006
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