Roma – Sono partiti i test della AT&T per verificare le funzionalità del suo nuovo “broadband phone”, un apparecchio dotato di touch-screen pensato per gestire qualsiasi tipo di comunicazione digitale via linee a banda larga, dallo streaming video alle telefonate.
Il nuovo telefono, su cui l’azienda pare puntare molto, potrebbe arrivare sui mercati americani entro la prossima estate ad un costo ancora lontano dall’essere deciso. L’azienda infatti ha annunciato che quelli avviati sono i primi collaudi del “concept” descritto nei giorni scorsi da David Nagel, boss della tecnologia in AT&T e presidente degli AT&T Labs.
Nagel aveva spiegato che il nuovo telefono è una sorta di “client sciocco” ma dotato di una architettura che gli consentirebbe di interagire in modo nuovo con la Rete del gestore con la semplicità del touch screen. Le sue caratteristiche tecniche girano tutte attorno al processore StrongARM 1100 che gestisce le funzionalità di connessione e di preprogrammazione. L’idea di fondo, che consente anche di capire l’ambizioso obiettivo di impiego, è che il “telefono” sia collegato a 1 megabit al secondo e utilizzi una interfaccia Ethernet di connessione.
Secondo Nagel il nuovo apparecchio appartiene ad una categoria di device che costruiranno “la Internet di terza generazione”, capace di spazzare via ogni distinzione tra client e server in una Rete.