Può sembrare l’incipit della sceneggiatura di un film d’azione e spionaggio, ma è accaduto davvero. Le autorità francesi hanno arrestato due membri dell’equipaggio del traghetto Fantastic, facente parte della flotta dell’italiana Grandi Navi Veloci. Il motivo? Avrebbero cercato di infettare i sistemi dell’imbarcazione con un malware in grado di consentir loro di controllarla da remoto.
Attacco al traghetto di Grandi Navi Veloci
I due sono stati identificati in un cittadino bulgaro, già rilasciato senza alcuna accusa formale, e in un lettone da poco assunto dall’azienda. Quest’ultimo è detenuto a Parigi da domenica, stando a quanto riportato da Le Parisien. L’ipotesi è che possa aver agito con finalità di cospirazione, nel tentativo di portare a termine l’attacco per conto di una potenza straniera.
La divisione del Ministero dell’interno francese addetta alla sicurezza ha condotto un’indagine urgente, arrivando al sequestro di numerosi oggetti che saranno esaminati. Tra questi, anche un dispositivo per l’accesso da remoto. Le autorità italiane stanno collaborando all’operazione.
A far scattare l’allarme è stata proprio Grandi Navi Veloci, subito dopo aver scoperto la presenza del malware. Stando alla ricostruzione, l’infezione potrebbe aver coinciso con la sosta al porto di Sète, sulla costa meridionale della Francia. L’intervento tempestivo avrebbe permesso di disinnescare qualsiasi potenziale rischio. Non ci sono state conseguenze.
Confermata l’interferenza straniera
Laurent Nuñez, ministro dell’interno, ha confermato che l’indagine riguarda un’interferenza straniera, senza però specificare da quale paese provenga.
È una questione molto seria… degli individui hanno cercato di manomettere il sistema di elaborazione dati di una nave. Gli investigatori stanno ovviamente indagando su eventuali interferenze. Sì, interferenze straniere.
Nessun riferimento esplicito alla Russia, ma le sue parole contengono un riferimento nemmeno troppo velato.
Al giorno d’oggi, molto spesso c’è un paese dietro a un’interferenza straniera.
Non è chiaro nemmeno quale fosse la finalità dell’attacco. Poter assumere il controllo del traghetto da remoto? Allungare le mani sulle informazioni riguardanti passeggeri ed equipaggio? Le indagini puntano a far chiarezza su tutti questi aspetti.