Auricolari gonfiabili

Auricolari gonfiabili

Un palloncino nelle orecchie aiuta a ridurre l'affaticamento dell'udito
Un palloncino nelle orecchie aiuta a ridurre l'affaticamento dell'udito

Presto potrebbe arrivare sugli scaffali dei negozi una nuova tipologia di auricolari in-ear, studiati appositamente per ridurre quella che in gergo medico viene definita la “affaticamento auditivo” che sopraggiunge dopo una sessione di ascolto pronlungato. Questi auricolari, inventati da Stephen Ambrose e prodotti presso la sua azienda statunitense Asius Technologies, si chiamano ADEL (Ambrose Diaphonic Ear Lens).

ADEL

Il vantaggio delle cuffiette è l’isolamento dall’ambiente esterno e la possibilità di ascoltare musica in modo coinvolgente. D’altra parte, è scientificamente dimostrato che lo spazio chiuso fra la cuffia e il timpano fa sì che la pressione sonora venga convogliata tutta verso quest’ultima struttura anatomica, sottoponendo la membrana a una sollecitazione non naturale, con conseguente affaticamento e, nei casi più gravi, perdita di udito. Inoltre, proprio per evitare le conseguenze indicate, l’orecchio mette in atto un sistema di protezione, schermando i suoni con l’aiuto di alcuni piccoli muscoli, che riducono l’energia sonora, diminuendone l’intensità di circa 50 dB. Questo porta l’ascoltatore ad aumentare ulteriormente il volume, provocando così ulteriori danni.

Forte della conoscenza di questi meccanismi, lo scienziato e musicista Stephen Ambrose ha creato in ADEL un sistema pensato proprio per defaticare le orecchie degli ascoltatori assidui. L’idea alla base di ADEL parte dal presupposto che vi sono due tipologie di pressione: quella sonora e quella statica e proprio quest’ultima è la causa dei rischi all’udito. Così, gli auricolari ADEL utilizzano una minuscola pompa che sfrutta la pressione statica generata dalle onde sonore per gonfiare un’ulteriore membrana protettiva di polimero elastico e dallo spessore di 2,5 micron. Questo palloncino agisce come un secondo timpano, assorbendo l’energia acustica e dissipando l’eccesso di onde sonore. In questo modo, si preserva la qualità dell’audio in ascolto senza che la pressione statica possa causare danni alle parti sensibili dell’orecchio.

Per quanto non si sappia ancora nulla sulle politiche commerciali del prodotto, ADEL potrebbero presto rivoluzionare la tecnologia di importanti produttori.

(via Livescience )

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Pubblicato il
12 apr 2013
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