Australia: meno sesso su internet

Australia: meno sesso su internet

All'apice della battaglia contro l'erotismo sulla rete, il Governo dei canguri si lancia contro i programmilli per accedere via telefono a siti hard
All'apice della battaglia contro l'erotismo sulla rete, il Governo dei canguri si lancia contro i programmilli per accedere via telefono a siti hard


Canberra (Australia) – Chi non ha mai sentito parlare dei programmini che si scaricano da certi siti e che, una volta lanciati, collegano il modem con telefonate internazionali a numeri a pagamento, con i quali visitare spazi web “per adulti”? Il fenomeno è ben noto e ora l’Australia sembra decisa a dichiarargli guerra.

Il Governo dei canguri, sostenuto da una coalizione conservatrice, non è certo nuovo alle crociate anti-porno sul filo della censura . Basti pensare che di recente ha ottenuto che non si procedesse ad una classificazione più libertaria dei film erotici non violenti presentando in parlamento una documentazione che pare abbia scioccato alcuni parlamentari.

Dopo aver imposto la registrazione obbligatoria per tutti gli utenti che intendano fruire dei servizi telefonici “per adulti”, registrazione che ha portato ad un crollo di questo settore di business, ora il Governo è sul punto di limitare l’accesso ai siti pornografici. In particolare, molti operatori sono accusati di utilizzare mezzucci senza scrupoli per dirottare gli utenti su connessioni internet a pagamento per vedere i siti “hard”. Un’accusa che è stata peraltro ripresa dagli utenti, anche in Italia, in molte occasioni.

Secondo il ministro delle Comunicazioni australiano, Richard Alston, in molti sarebbero caduti in una vera e propria trappola in cui un programma scaricato da web chiudeva la connessione e ne riapriva un’altra su numeri a pagamento. Va detto che, in effetti, non sono solo pornografici i sistemi “promossi” con queste modalità.

L’idea è quella di vietare questa pratica. Un divieto, assicura il Governo, che non riguarda i siti pornografici che consentono l’accesso dietro pagamento con carta di credito, ma solo quelli che “caricano” il costo sulla bolletta dell’utente. L’unico modo che questi ultimi potranno utilizzare per continuare ad operare è registrare gli utenti, chiedendo loro di utilizzare un numero di ID per chiamare, numero in assenza del quale gli addebiti in bolletta saranno cancellati. Ma è evidente che la registrazione obbligatoria toglierà molti “clienti” a questo genere di business.

Il tutto è condito dall’obbligo di registrazione delle imprese del settore presso un elenco governativo, per legittimare le attività di questo genere. Registrazione che sarà obbligatoria anche per quelle aziende che propongono numeri internazionali a pagamento.

A quanto pare, le proteste dell’industria del porno, in particolare della Eros Foundation, non hanno fatto recedere il Governo di un solo passo. Ma è probabile che, in questo caso, l’Esecutivo ottenga il plauso dei molti utenti che con quei numeri a pagamento hanno speso molto, troppo..

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Pubblicato il
17 lug 2001
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