Australia, un database contro il crimine

Australia, un database contro il crimine

Il governo vara un costoso progetto informatico per facilitare l'identificazione di cittadini sospetti e l'archiviazione dettagliata dei criminali recidivi
Il governo vara un costoso progetto informatico per facilitare l'identificazione di cittadini sospetti e l'archiviazione dettagliata dei criminali recidivi


Sydney (Australia) – Il nuovo sistema che verrà utilizzato dai poliziotti australiani per l’ identificazione personale si chiama CrimTrac , ed è basato su un costosissimo progetto per la creazione di un unico, gigantesco archivio biometrico statale che contenga tutte le informazioni sulla popolazione.

Il database permetterà alle forze dell’ordine di tracciare il profilo dei cittadini sospetti , svolgendo così una duplice funzione di prevenzione e controllo. L’anagrafe di Stato si unirà così agli archivi delle singole stazioni di polizia, sparsi sul territorio e finora indipendenti.

Il risultato è una enorme mole di dati sensibili composta da segnalazioni, verbali e raccolte di indizi. I due sistemi convergeranno in un unico strumento euristico per la lotta alla criminalità, atto ad identificare potenziali criminali con un largo margine d’anticipo e contemporaneamente semplificare il lavoro quotidiano di magistrati e poliziotti.

“E’ totalmente innovativo”, sostengono i portavoce del governo dell’ex colonia britannica, già favorevole alla nascita del primo database genetico della storia. Attraverso l’archivio CrimTrac, accessibile da qualsiasi ufficio istituzionale, la polizia potrà contare su un’unica miniera di informazioni per condurre indagini ed eseguire arresti.

Il database sarà composto di numerosi elementi multimediali, corredati dei corrispettivi dettagli anagrafici, in modo da essere ancora più preciso ed efficace. Foto, video, suoni: tutto quello che può servire per schedare con estrema precisione qualsiasi cittadino, indipendentemente dal fatto che abbia avuto o meno problemi con la giustizia.

“Non ci sono problemi legati alla privacy, perché tutti i dati sono immagazzinati in sistemi informatici a prova di intrusioni non autorizzate”, sostengono i portavoce di CrimTrac, iniziativa nata dalla collaborazione tra settore pubblico e privato.

L’Australia pur con molti distinguo segue quindi la via battuta dagli Stati Uniti ed adotta la politica del mainframe biometrico nazionale per gestire le sfide della società contemporanea: in nome della sicurezza , il ministro degli interni australiano ha deciso di “sviluppare questo utilissimo strumento, pronto per essere integrato con forme di riconoscimento biometrico basate su DNA ed impronte digitali”.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il 11 ott 2005
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