Autodraw, l'AI che disegna per noi

Autodraw, l'AI che disegna per noi

Google presenta un nuovo esperimento di intelligenza artificiale, un software in grado di trasformare gli scarabocchi in disegni perfetti
Google presenta un nuovo esperimento di intelligenza artificiale, un software in grado di trasformare gli scarabocchi in disegni perfetti

Google ha lanciato un nuovo esperimento di Intelligenza Artificiale particolarmente interessante, si chiama Autodraw e consente a chiunque di creare disegni vettoriali molto precisi, partendo da semplici scarabocchi .


Saper disegnare non è da tutti, occorre sviluppare determinate abilità che in alcuni individui sono del tutto assenti. Per questo Google, com’è possibile leggere nell’introduzione del progetto, ha deciso di creare un nuovo strumento web-based che unisce il machine learning con i disegni creati da talentuosi artisti per aiutare chiunque ne abbia voglia (o bisogno) a realizzare disegni chiari e puliti.

Autodraw è disponibile sia su desktop che su dispositivi mobile ed è estremamente semplice da usare: avviato il software basta iniziare ad abbozzare delle linee che somiglino anche solo vagamente al soggetto che si ha in mente e Autodraw suggerirà, grazie al suo algoritmo, una serie di illustrazioni realizzate da professionisti il più possibile vicine all’idea che si sta cercando di realizzare. Selezionata quella di proprio gradimento è possibile sostituirla alla bozza di partenza per cominciare a riempire, rifinire e colorare il disegno.

Il progetto Autodraw è basato sull’algoritmo di un altro esperimento di Google, Quickdraw : un giochino in cui viene richiesto di disegnare un oggetto in modo tale che il programma lo riconosca entro 20 secondi.


Mettere alla prova Autodraw è interessante e restituisce spesso risultati gratificanti:

la nostra bozza di una scopa

e il risultato finale

Nel nostro test il software è riuscito a trasformare una riga storta e confusa esattamente in ciò che avevamo in mente: una scopa.

lo scarabocchio di una spada

e ancora una volta indovinata la forma

O come in questo caso, che è stato in grado di trasformare uno schizzo lontanamente somigliante a una stella nella spada che avremmo voluto disegnare.

Insomma, un esperimento divertente che mostra ancora una volta quanto Google stia concentrando i suoi sforzi nel machine learning, un campo particolarmente importante negli sviluppi futuri della tecnologia industriale.

Gabriele La Torre

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Pubblicato il
12 apr 2017
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