Dopo aver dato prova della fattibilità del concetto di “guida senza intervento umano”, Google intende portare molto oltre la sua iniziativa delle driverless-car imponendo, ex-lege , lo status di legittimità di questo genere di applicazione a metà fra robotica e tecnologia sensoriale avanzata. Almeno in uno degli stati che compongono gli USA.
Le robo-car di Google – modelli di Toyota Prius e Audi TT personalizzati con sensori, telecamere e tracciatori laser, grazie all’apporto del professore di Stanford Sebastian Thrun – hanno già totalizzato oltre 1.000 miglia di guida autonoma percorse sulle strade della California, e ora l’intervento di David Goldwater potrebbe trasformare questo exploit in una vera e propria iniziativa commerciale unica al mondo.
A Goldwater Google ha affidato la promozione di una legge tutta nuova e un emendamento alla legge che regolamenta l’uso dei veicoli elettrici: nel primo caso si tratta di consentire l’uso e la concessione in licenza di auto robo-guidate, nel secondo di permettere l’invio di SMS da parte dei “guidatori” delle suddette automobili.
Il professor Thrun si dice entusiasta della possibilità che una simile iniziativa venga approvata e ratificata ufficialmente dallo stato del Nevada, essendo egli convinto del fatto che “le auto che si guidano da sole trasformeranno il car sharing riducendo sensibilmente l’uso delle auto” e contribuiranno a creare le autostrade per il trasporto di domani.
Alfonso Maruccia