Autunno, carta di identità elettronica

Autunno, carta di identità elettronica

La promette il ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini che prevede nei prossimi mesi il superamento degli ultimi ostacoli tecnici. E prevede la morte del certificato
La promette il ministro della Funzione Pubblica Franco Bassanini che prevede nei prossimi mesi il superamento degli ultimi ostacoli tecnici. E prevede la morte del certificato


Roma – “L’emissione delle prime carte dovrebbe avvenire in autunno. Siamo in attesa delle specifiche tecniche per emanare il regolamento”: queste le parole con cui Franco Bassanini, ministro della Funzione Pubblica , ha annunciato ieri l’arrivo nei prossimi mesi delle carte di identità elettroniche, destinate a sostituire quelle tradizionali. Secondo Bassanini, le nuove carte metteranno a disposizione del cittadino una quantità di servizi e possibilità in più, accelerando il processo di informatizzazione dell’intera Pubblica Amministrazione.

Da quanto si sa già delle carte di identità elettroniche, le dimensioni dovrebbero essere quelle tipiche delle carte di credito e, grazie al chip incorporato in una sorta di “smart card”, la carta potrà essere utile per pagare una serie di servizi comunali, come i parcheggi. Grazie ad accordi in vista con le istituzioni del credito, inoltre, la nuova card potrebbe essere utilizzata anche come carta di credito nonché bancomat. Ma le applicazioni sono naturalmente vastissime, comprese quelle relative al mantenimento e all’aggiornamento delle informazioni sanitarie personali o “addirittura” alla partecipazione al voto con sistema elettronico.

“Ad aprile a Lisbona, ha detto Bassnini, si terrà una conferenza europea nella quale discuteremo le specifiche tecniche della carta a livello europeo; noi cercheremo di fare in modo che possano essere contenute anche le informazioni sanitarie”.

Bassanini ha anche spiegato che la “rivoluzione” delle carte è dovuta al processo di informatizzazione della Pubblica Amministrazione che e consentirà entro tre anni, secondo il Ministro, di arrivare alla scomparsa del certificato: “nel giro di tre anni al massimo tutta l’amministrazione pubblica avrà completato il collegamento nella rete elettronica. Ciò equivarrà a sancire giuridicamente non solo la morte del certificato, ma anche quella dell’autocertificazione”.

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Pubblicato il
7 mar 2000
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