Avvelenamento, IBM costretta al processo

Avvelenamento, IBM costretta al processo

Il giudice decide che alcuni degli ex dipendenti che hanno accusato l'azienda di averli consapevolmente intossicati hanno il diritto a trascinare IBM in aula. In gioco più di 250 casi
Il giudice decide che alcuni degli ex dipendenti che hanno accusato l'azienda di averli consapevolmente intossicati hanno il diritto a trascinare IBM in aula. In gioco più di 250 casi


Santa Clara (USA) – Non ce l’ha fatta IBM ad evitare un procedimento legale che rischia di creare non poche grane al gigante dell’informatica. Alcuni dei suoi ex dipendenti, infatti, hanno ottenuto il diritto ad un processo nel quale IBM sarà imputata, accusata di non aver tutelato la salute dei propri lavoratori.

Come si ricorderà le denunce a carico di IBM sono numerose e addirittura 250 sarebbero i dipendenti coinvolti, nel periodo dai primi anni ’80 agli anni ’90 inoltrati, in cui in alcuni impianti del colosso informatico sarebbero state utilizzate sostanze nocive senza le necessarie precauzioni .

Il giudice Robert Baines aveva chiesto nelle scorse settimane ai legali delle parti di scegliere due casi a testa come “esempi” dei primi 40 esposti presentati contro IBM. I casi portati dai lavoratori sono passati entrambi mentre i due prescelti dagli avvocati IBM non arriveranno in tribunale perché non sufficientemente documentati.

Secondo uno dei legali degli ex dipendenti IBM, i due casi sui quali ci si confronterà sono quelli di due lavoratori “regolarmente esposti ad agenti chimici”. “Finalmente – ha dichiarato – questa storia può essere portata in tribunale, in modo che tutti conoscano la verità”.

Gli agenti chimici di cui si è parlato sarebbero, in particolare, arsenico e benzene , utilizzati apparentemente da IBM nella costruzione di semiconduttori e dischi rigidi negli impanti di San Jose e in altre fabbriche statunitensi.

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Pubblicato il 3 ott 2003
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