Ballmer: Linux è una scelta politica

Ballmer: Linux è una scelta politica

Il CEO Microsoft sostiene che la scelta fra Linux e Windows, soprattutto in ambito statale, è quasi sempre una scelta basata su ragioni politiche e ideologiche. Meglio sarebbe - dice lui - se chi deve scegliere fosse obiettivo
Il CEO Microsoft sostiene che la scelta fra Linux e Windows, soprattutto in ambito statale, è quasi sempre una scelta basata su ragioni politiche e ideologiche. Meglio sarebbe - dice lui - se chi deve scegliere fosse obiettivo


Toronto (Canada) – La scelta di Linux al posto di Windows, specialmente nella pubblica amministrazione, è molto spesso il frutto di una decisione politica. A sostenerlo è Steve Ballmer, CEO di Microsoft , che durante una conferenza a Toronto ha affermato che raramente Linux viene preferito a Windows in base a motivazioni di carattere tecnico.

Ballmer ha fatto l’esempio della città di Monaco, che lo scorso anno ha deciso di migrare buona parte della propria infrastruttura informatica verso la piattaforma Linux: questa mossa, secondo il boss di Microsoft, sarebbe il più lampante esempio di “scelta politica”.

I difensori del Pinguino sostengono che Ballmer utilizza il termine “politico” come sinonimo di “ideologico”, un attributo che però mal descriverebbe il desiderio di aziende e governi di rendersi maggiormente indipendenti dalle tecnologie proprietarie e di seguire strade più aperte. È questa anche la posizione del Comune di Roma che, la scorsa settimana, ha definito senza mezzi termini il proprio piano di migrazione a Linux una “decisione politica”.

“Quando la scelta fra Linux e Windows viene fatta in modo realmente obiettivo, sono davvero felice di accettare la sfida”, ha affermato Ballmer, aggiungendo poi che Windows è la scelta vincente anche per quelle aziende che hanno sempre utilizzato Unix.

Ribadendo quanto affermato in altre occasioni, il massimo dirigente di Microsoft ha detto che Linux è più economico di Windows “solo in apparenza”: secondo lui, infatti, il prezzo della licenza incide solo marginalmente sul cosiddetto TCO, ossia il costo complessivo di possesso di un sistema operativo.

“Se le aziende tengono in considerazione tutti i costi (desktop, e-mail, formazione, ecc.) Microsoft è (la scelta) più economica. Mi colpisse un fulmine se non è così”. I difensori del Pinguino si preparano a raccogliere le ceneri di Ballmer?

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Pubblicato il
1 mar 2004
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