Benjamin, il primo scrittore sintetico

Benjamin, il primo scrittore sintetico

L'intelligenza artificiale ha creato un soggetto per un cortometraggio di fantascienza. Il risultato è sorprendente e insolito
L'intelligenza artificiale ha creato un soggetto per un cortometraggio di fantascienza. Il risultato è sorprendente e insolito

Roma – Il ricercatore Ross Goodwin della New York University ha implementato un’intelligenza artificiale in grado di dare alla luce un soggetto
cinematografico. Per quanto il risultato finale, che è stato effettivamente girato con attori in carne ed ossa, se esaminato dal punto di vista della coerenza e logicità lasci un po’ perplessi, bisogna tuttavia riconoscere che questa sia una prima assoluta.

Il soggetto del corto fantascientifico “Sunspring” è stato interamente redatto operando un processo di genesi basato su algoritmi informatici . La novità ha immediatamente guadagnato una certa eco mediatica, ed è possibile seguirne gli sviluppi dalla pagina Facebook ufficiale .

Come spesso accade tutto è nato per via di una conoscenza di vecchia data fra il regista Oscar Sharp e il ricercatore. I due avevano notato di avere in comune l’idea fissa di voler sperimentare macchine capaci di creare storie in maniera spontanea e automatica. Alla fine, dopo un paziente sviluppo condito da fatica e passione, il loro progetto ha visto realmente la luce.

Benjamin, perché questa entità scrivente così si chiama (per la cronaca ha scelto il proprio nome da sola), è una rete neurale di tipo LSTM coniugata con un algoritmo “Markov chain” che è stata nutrita a forza di soggetti fantascientifici degli anni 80 e 90. Questo tipo di rete neurale è spesso utilizzata per il riconoscimento testuale e in questa sua particolare implementazione è in grado di prevedere quali gruppi di frasi potrebbero essere accorpate per ottenere un risultato accettabile anche estrapolando segmenti di frasi della propria base di conoscenza.

Caratteristica che si evince osservando il testo prodotto: l’uso dei nomi propri nei testi sfugge ai modelli predittivi poiché è slegato da rapporti logici con le altre parole. Per rendere più “identificabili” i nomi propri appartenenti ai personaggi questi sono stati battezzati H, H2 e C (in verità il generatore aveva partorito due distinti personaggi di nome H, cosa che è stata corretta manualmente).

Paradossalmente, pur operando solo attraverso modelli matematici, Benjamin è riuscito a generare un testo che si è qualificato nella top ten dello Sci-Fi London Contest sbaragliando centinaia di avversari umani.

effepì

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Pubblicato il
15 giu 2016
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