Web – In Italia si è scelta l’email , che ancora circola, negli States si è preferito un sito web: il succo in entrambe le occasioni è l’organizzazione di un “boicottaggio” dei consumatori contro le aziende petrolifere colpevoli di aver fatto salire troppo i prezzi della benzina.
Il sito messo in piedi da Ronald Dwyer , fin dal 1999 organizza “scioperi” anti-rialzo ma solo adesso, con il rialzo del 200 per cento dei prezzi e la proclamazione di uno sciopero dei consumi per due settimane, il suo spazio web ha acquisito visibilità nazionale.
In particolare, Dwyer ha chiesto che gli automobilisti, nei prossimi quindici giorni, si astengano dal far benzina presso distributori Exxon e Shell, due delle maggiori compagnie petrolifere del paese che, secondo l’energico 26enne texano, “caricano” maggiormente i prezzi.