BEUC denuncia WhatsApp: nuova policy poco chiara (update)

BEUC denuncia WhatsApp: nuova policy poco chiara (update)

BEUC ha denunciato WhatsApp perché mette pressione agli utenti, invitandoli ad accettare i nuovi termini del servizio con metodi aggressivi.
BEUC denuncia WhatsApp: nuova policy poco chiara (update)
BEUC ha denunciato WhatsApp perché mette pressione agli utenti, invitandoli ad accettare i nuovi termini del servizio con metodi aggressivi.

Nonostante le rassicurazioni di fine maggio, molti utenti non si fidano e continuano a cercare soluzioni alternative. Anche la BEUC (Bureau Européen des Unions de Consommateurs), l’organizzazione europea dei consumatori, ha denunciato WhatsApp per aver esercitato pressioni sugli utenti e aver apportato modifiche poco chiare alla policy sulla privacy.

BEUC contro WhatsApp: comportamento aggressivo

Le modifiche ai termini del servizio, comunicate da WhatsApp a gennaio, sono entrate in vigore il 15 maggio. Inizialmente erano previste limitazioni delle funzionalità se l’utente non accettava la nuova policy. Nel mese di maggio, l’azienda californiana ha cambiato idea: nessuna limitazione e nessun promemoria persistente, ma solo l’invio di una notifica contenente maggiori informazioni sull’aggiornamento.

BEUC ha tuttavia rilevato che WhatsApp continua ad inviare notifiche persistenti, invitando gli utenti ad accettare i nuovi termini del servizio. Tra l’altro nel messaggio viene specificato che è necessario accettare le nuove condizioni per poter usare il servizio. In realtà funziona anche se l’utente non esprime il consenso.

L’organizzazione ritiene quindi che WhatsApp adotti un comportamento aggressivo con notifiche ricorrenti, persistenti e intrusive, mettendo pressione agli utenti e pregiudicando la loro libertà di scelta. Ciò in contrasto con la direttiva UE sulle pratiche commerciali sleali.

Nella denuncia viene inoltre specificato che i nuovi termini del servizio sono poco chiari e che risulta quasi impossibile comprendere le conseguenze delle modifiche. Ciò rappresenta una violazione della legge sui diritti dei consumatori, in base alla quale le aziende devono fornire informazioni trasparenti.

BEUC sottolinea infine che WhatsApp continua a mostrare la notifica nonostante i procedimenti avviati da vari garanti della privacy, tra cui quello italiano e tedesco. L’organizzazione invita le varie autorità a collaborare per bloccare le pratiche di WhatsApp.

Aggiornamento (13/07/2021)

Un portavoce di WhatsApp ha dichiarato:

L’azione di BEUC si basa su un fraintendimento dello scopo e dell’effetto dell’aggiornamento dei nostri termini di servizio. Il nostro recente aggiornamento spiega le opzioni a disposizione delle persone per inviare messaggi ad un’azienda su WhatsApp e fornisce ulteriore trasparenza su come raccogliamo e utilizziamo i dati. L’aggiornamento non espande la nostra capacità di condividere dati con Facebook e non influisce sulla privacy dei tuoi messaggi con amici o familiari, ovunque si trovino nel mondo. Saremmo lieti di avere l’opportunità di spiegare l’aggiornamento al BEUC e di chiarire cosa significa per le persone.

Anche la Commissione europea ha rilasciato un comunicato sulla questione, specificando che valuterà con attenzione gli elementi portati da BEUC insieme alla autorità nazionali dei consumatori, riservandosi l’avvio di ulteriori indagini.

Fonte: BEUC
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Pubblicato il
12 lug 2021
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