Bill Gates? È meglio del Papa

Bill Gates? È meglio del Papa

L'ex-CEO di BigM ha battuto Benedetto XVI e il Dalai Lama in una classifica delle personalità più ammirate dagli statunitensi. Barack Obama al primo posto per il terzo anno consecutivo. Ma Gates ha già pronta la prossima mossa umanitaria
L'ex-CEO di BigM ha battuto Benedetto XVI e il Dalai Lama in una classifica delle personalità più ammirate dagli statunitensi. Barack Obama al primo posto per il terzo anno consecutivo. Ma Gates ha già pronta la prossima mossa umanitaria

Più ammirato di Papa Benedetto XVI e del Dalai Lama. Due dei più importanti leader religiosi hanno dovuto arrendersi davanti al carisma di William Henry Gates III, ex-CEO di Microsoft ora trasformatosi in un generosissimo filantropo. Bill Gates è così finito al quinto posto di una speciale classifica stilata dalla società di sondaggi Gallup , a mostrare quali grandi personalità sul Pianeta abbiano raccolto la stima del popolo statunitense .

Bill Gates ha battuto non solo due autentiche star della fede, ma anche il famosissimo presentatore conservatore Glenn Beck e l’ex-presidente Jimmy Carter. Meglio di lui hanno fatto Nelson Mandela e Bill Clinton (rispettivamente al quarto e terzo posto), mentre il repubblicano George W. Bush non è riuscito ad insidiare il primo posto garantito ormai dal 2008 all’attuale Presidente degli Stati Uniti Barack Obama .

L’ex-fondatore e chairman di Microsoft ha tuttavia convinto una fetta significativa dei circa mille cittadini adulti intervistati dagli analisti di Gallup . Una stima cresciuta – l’anno scorso Gates si era piazzato settimo in classifica – grazie ai continui impegni in ambito umanitario della Bill & Melinda Gates Foundation . A partire da quell’impegno annunciato da un pugno di miliardari per la donazione in beneficenza di gran parte del proprio patrimonio .

Ma Gates non sembra volersi fermare qui. Intervenuto nel corso dell’ultima edizione del mHealth Summit , aveva annunciato il trasferimento di milioni di dollari nella realizzazione di un database per il monitoraggio dei vaccini. La tecnologia mobile avrebbe permesso la registrazione di tutte le nuove nascite, in particolare nei paesi ancora in via di sviluppo. I vaccini avrebbero ridotto significativamente il tasso di mortalità infantile dal 1960.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
21 gen 2011
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