Blair: il concorsino del total access

Blair: il concorsino del total access

L'idea serve a stimolare le amministrazioni locali ma dietro c'è la strategia diretta al broad band e all'accesso diffuso nelle case degli studenti britannici. Con un occhio agli elettori
L'idea serve a stimolare le amministrazioni locali ma dietro c'è la strategia diretta al broad band e all'accesso diffuso nelle case degli studenti britannici. Con un occhio agli elettori


Londra – Spingere sulla diffusione di Internet e in particolare della banda larga, consentire agli studenti di accedere liberamente e più facilmente alla rete e promuovere l’educazione e l’accesso alla rete. C’è anche questo dietro una iniziativa attivata dal Governo di Tony Blair nel Regno Unito integrata al rapporto Connecting the UK: the Digital Strategy .

Il piano d’azione ( qui in pdf) si articola su un triennio e prevede il lancio di quella che viene definita sfida digitale : una sorta di concorso tra le amministrazioni locali e i loro partner industriali. Vinceranno i 10 milioni di sterline in palio quelle realtà locali che per prime riusciranno a portare accesso universale online ai servizi pubblici locali.

Il giochino del contest è utile al Governo per promuovere ulteriormente presso l’opinione pubblica l?ambizione, di cui si legge nel rapporto, di offrire a tutti gli studenti un accesso Internet a casa , da sfruttare attraverso un computer anche portatile acquistato secondo modalità scontate di acquisto similmente a quanto avvenuto in Italia con l’iniziativa del PC ai 16enni .

In realtà il rapporto è un concentrato delle posizioni governative su fronti diversi, compresa anche la lotta alla pornografia infantile in rete, dove si torna a parlare di sistemi di autenticazione online, questione che non mancherà di interessare anche i sostenitori dei diritti civili e delle libertà digitali.

Il tutto è stato descritto da un esponente del Governo con enfasi elettoralistica: “Noi intendiamo rendere il Regno Unito un leader mondiale nell’eccellenza digitale con servizi pubblici che siano ancora più efficienti, personalizzati e rapidi di quanto le principali imprese che hanno sviluppato Internet offrano ai propri clienti”.

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Pubblicato il 5 apr 2005
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