Blu, lettera aperta dei dipendenti

Blu, lettera aperta dei dipendenti

Scrivono alle autorità di controllo e in particolare al ministro delle TLC Maurizio Gasparri i dipendenti del tormentato operatore in odore di spezzatino
Scrivono alle autorità di controllo e in particolare al ministro delle TLC Maurizio Gasparri i dipendenti del tormentato operatore in odore di spezzatino


Roma – Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta dei dipendenti di Blu , l’operatore di telefonia mobile il cui destino a quanto pare è quello di finire spezzato in “rami” che passeranno sotto il controllo degli altri operatori del settore.

“Egregio Ministro delle Telecomunicazioni dott. Maurizio Gasparri

Il giorno 9 maggio, abbiamo appreso dal Suo Ministero che Le era stato consegnato il piano di cessione da parte dei vertici della società Blu. La stessa sera abbiamo appreso che in realtà si trattava di una lettera di intenti priva di cifre e dettagli tecnici, senza i quali il Suo Ministero, come Lei stesso ha dichiarato, non avrebbe potuto esprimere un parere istituzionale.

Il continuo scadere dei contratti di formazione e lavoro, la pessima situazione finanziaria in cui versa l’azienda nei confronti dei creditori, con il pericolo reale di fallimento, la situazione di incertezza in cui versano i dipendenti ormai da quattro mesi, ci spingono a scriverLe per richiedere:

– l’apertura di un tavolo istituzionale, presso il Suo Ministero, che veda presenti azionisti, acquirenti, azienda, sindacato e dipendenti, per verificare, con la dovuta trasparenza, le garanzie presenti nel piano proposto dall’azienda per il mantenimento dei livelli occupazionali e professionali e per il reintegro dei contratti CFL non confermati dall’inizio della crisi dell’azienda;

– un intervento per verificare l’effettiva volontà, da parte di azionisti ed acquirenti, di giungere ad una rapida conclusione della trattativa, ed accertare le cause, che, ancora oggi, impediscono la presentazione del piano di cessione dell’azienda, alle autorità europee;

– un intervento autorevole del Suo Ministero affinché azionisti e acquirenti si impegnino a fornire delle tempistiche, non prorogabili, per l’approvazione finale del suddetto piano di cessione e delle garanzie esplicite per la tutela dei livelli occupazionali attualmente presenti in azienda inclusi i contratti a tempo determinato non confermati;

– la verifica di eventuali soluzioni alternative al piano di cessione, anche in considerazione delle raccomandazioni espresse dalla Commissione Europea per la Concorrenza, che possano assicurare, congiuntamente, livelli occupazionali e mantenimento di Blu quale realtà produttiva del nostro Paese;

– un intervento autorevole del suo Ministero sull’azienda affinché si interrompa il processo di non conferma dei CFL in scadenza e si finanzi la stessa per il tempo necessario ad individuare una soluzione idonea a salvaguardare i livelli occupazionali, scongiurando ogni rischio di liquidazione, o, peggio ancora, di fallimento.

– Certi di un suo sollecito riscontro, nel ringraziarla per l’impegno fin ora profuso porgiamo Distinti Saluti

I Dipendenti di Blu s.p.a.
Roma

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Pubblicato il
23 mag 2002
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