Blue Origin NS-21: successo per il quinto volo

Blue Origin NS-21: successo per il quinto volo

Blue Origin ha completato con successo la missione NS-21, la quinta con equipaggio a bordo della capsula fissata alla sommità del razzo New Shepard.
Blue Origin NS-21: successo per il quinto volo
Blue Origin ha completato con successo la missione NS-21, la quinta con equipaggio a bordo della capsula fissata alla sommità del razzo New Shepard.

Blue Origin ha completato con successo la missione NS-21, la quinta con equipaggio a bordo e il secondo senza personaggi noti. I sei astronauti hanno superato la linea di Karman, raggiungendo i confini dello spazio a circa 107 Km di altitudine. L’azienda di Jeff Bezos non ha ancora effettuato lanci orbitali, in quanto il nuovo razzo New Glenn sarà pronto solo nel 2023.

Quinto lancio suborbitale con New Shepard

Come indica il numero della missione, il razzo New Shepard è stato utilizzato 21 volte (nelle sue quattro versioni), ma solo in cinque occasioni ha portato nello spazio la capsula con persone a bordo. La missione NS-21 era stata programmata per il 20 maggio. Il 18 maggio, dopo aver effettuato una verifica, Blue Origin ha deciso di posticipare il lancio perché i sistemi di backup non hanno superato i controlli. Il 31 maggio è stato comunicato che il lancio sarebbe avvenuto il 4 giugno.

Come nella missione NS-20, Blue Origin non ha scelto nessuna celebrity per il quinto volo. A bordo c’erano Evan Dick (investitore, già astronauta della missione NS-19), Katya Echazarreta (ingegnere elettrico, prima donna di origine messicana e donna americana più giovane), Victor Correa Hespanha (ingegnere civile), Hamish Harding (pilota di jet), Jaison Robinson (co-fondatore di Dream Variation Ventures) e Victor Vescovo (co-fondatore dell’omonima azienda di private equity).

Blue Origin effettuerà lanci orbitali con il New Glenn. Questo razzo verrà utilizzato anche per lanciare in orbita i satelliti Project Kuiper e per portare nello spazio i moduli della stazione Orbital Reef, la cui costruzione è stata in parte finanziata dalla NASA. L’azienda di Jeff Bezos potrebbe anche realizzare un lander lunare per le future missioni Artemis.

Fonte: Blue Origin
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Pubblicato il
5 giu 2022
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