Bluetooth inciampa sullo standard

Bluetooth inciampa sullo standard

La tecnologia wireless Bluetooth ha raccolto molti fischi al CeBIT, mettendo a nudo un'imbarazzante incompatibilità fra dispositivi di marche differenti. Problemi ingombranti per una tecnologia che aspira ad essere standard
La tecnologia wireless Bluetooth ha raccolto molti fischi al CeBIT, mettendo a nudo un'imbarazzante incompatibilità fra dispositivi di marche differenti. Problemi ingombranti per una tecnologia che aspira ad essere standard


Hannover – In una dimostrazione tenutasi durante il CeBIT, la tecnologia Bluetooth ha dovuto incassare una figuraccia. Nel tentativo di mettere in piedi una delle più grandi reti Bluetooth mai creata, composta da 100 dispositivi equipaggiati con apposito rice-trasmettitore, i tecnici hanno dovuto gettare la spugna di fronte ad una incompatibilità fra implementazioni differenti della tecnologia.

Bluetooth, da lungo tempo pubblicizzata come la terra promessa della trasmissione digitale a corto raggio, è inciampata su uno dei problemi più imbarazzanti per una tecnologia che aspira a divenire uno standard del settore: l’incompatibilità fra device di marche diverse.

Alcuni esperti hanno sostenuto che lo standard esiste, ma i produttori sembrano spesso ignorarlo, avvalendosi di specifiche differenti che impediscono l’intercomunicabilità fra dispositivi di altre marche.

Il problema, dicono alcuni esponenti del Bluetooth Special Interest Group (SIG), sarà risolto con la nuova versione dello standard, ma i primi dispositivi a farne uso non verranno rilasciati prima dell’estate e nessuno si sente di garantire che i vecchi device potranno dialogare con i nuovi.

Contro Bluetooth, da tempo bersaglio di critiche anche feroci, si sono scagliati diversi produttori ed esperti che sostengono come questa tecnologia, dopo oltre due anni di sviluppo, ancora presenti diversi problemi, fra cui la succitata incompatibilità ed i costi ancora elevati.

In ogni modo Bluetooth, spalleggiata dal gigante Intel, è ormai un prodotto “caldo”, che si avvia a diventare un riferimento di mercato e su cui ormai troppe aziende hanno investito soldi. Insomma, indietro non si torna.

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Pubblicato il 28 mar 2001
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