Ginevra (Svizzera) – Con toni e accenti diversi gli esperti che si sono riuniti in Svizzera negli scorsi giorni per parlare del mondo wireless si sono detti d’accordo su un fatto: la tecnologia Bluetooth è tanto promettente quanto costosa. Costerebbe troppo, insomma, integrare il sistema che permette a due device di comunicare rapidamente a distanza senza fili negli attuali sistemi “mobile” o nei telefoni cellulari.
Alla Bluetooth Conference, è stato ricordato come il consorzio che per primo spinse la nuova tecnologia pensava ad un sistema “dal costo di cinque dollari”. Il consorzio, animato da colossi come IBM , Ericsson e Toshiba , per dirne alcuni, sperava in questo modo di portare ad una nuova “rivoluzione”.
Il futuro di Bluetooth, reso complesso dal continuo modificarsi degli standard a cui dovrebbe integrarsi, è decisamente incerto anche secondo International Data Corporation . Stando a Randy Giusto di IDC, infatti, “i cinque dollari magici non sono raggiungibili prima di almeno tre anni”. Secondo Giusto, già da quest’anno una serie di novità Bluetooth arriveranno sul mercato, ma tutte con un costo variabile tra quattro e cinque volte la cifra su cui ha inizialmente puntato il consorzio. E questo si deve non tanto all’hardware, ma al software e alle continue necessità di aggiornamento.
Costi di questo genere, ha spiegato Giusto, sono importanti perché i settori in cui Bluetooth può dare di più, come quelli della telefonia mobile, “lavorano” con margini ridottissimi e una tecnologia così costosa può ridurli troppo, al punto da non convenire più. Per avere Bluetooth sui cellulari, quindi, i produttori potrebbero decidere di ripiegare su strumenti opzionali da acquistare a parte.