Berlino – La questione è spinosa perché in Germania come in altri paesi gli inni, la retorica, i simboli e la propaganda nazisti sono severamente vietati dalla legge. E ora pare che su Napster circolino canzoni naziste con il conseguente imbarazzo di Bertelsmann, la major tedesca che controlla BMG, che a sua volta “controlla” Napster.
Bertelsmann ha infatti assicurato al ministero dell’Interno tutta la propria collaborazione per evitare che Napster si trasformi in terreno di scambio di propaganda nazista. Allo stesso tempo ha ammesso di non essere certo che un’iniziativa censoria possa portare alla risoluzione del problema, vista la natura “sfuggente” del file-sharing.
L’iniziativa di BMG è arrivata dopo che nelle scorse ore la Commissione per la tutela della Costituzione ha avvertito che l’uso del software messo a disposizione da Napster consente a rock band di estrema destra di diffondere la propria musica. “Napster – ha detto il portavoce della Commissione – rappresenta un problema a sé stante, perché ognuno ha accesso alla musica di skinhead e nazisti, con la loro incitazione all’odio e i contenuti disgustosamente anti-semiti”.
Per BMG la sfida sarà durissima, come ha ammesso un portavoce di Bertelsmann. Da una parte perché è difficile individuare quei pezzi e dunque chi ne dispone, e dall’altra perché “il principio di base della Rete è che ogni utente può rimanere anonimo”. Una dichiarazione che suscita interesse di questi tempi, quando l’anonimato è come mai prima messo sotto accusa…