Roma – Il “Gruppo proprietà intellettuale” dell’associazione dei diritti civili ATTAC, già in passato attiva sul fronte dei brevetti sul software , ha criticato il comportamento dell’Italia in occasione dell’ approvazione da parte del Consiglio europeo della direttiva in tema di brevetti.
“Come ha votato l’Italia?” – si chiede ATTAC – “Sebbene il ministro Stanca abbia dimostrato opposizione alla direttiva l’Italia si è astenuta permettendo, pilatescamente, l’approvazione della direttiva. Da oggi gli operatori del software e tutta la ricerca europea sono sottomessi ai brevetti dei monopoli dell’informatica americani”.
“Questa direttiva – continua ATTAC – trasforma i programmi sulla ricerca europea, tanto pomposamente sbandierati, in un vaniloquio senza senso. Ribadiamo con forza che l’Europa potrà diventare una realtà politica solo a condizione d’essere l’Europa dei popoli e non delle burocrazie statali e dei monopoli economici. È questa l’Europa, per la quale ci battiamo con convinzione e con ostinazione. L’aperto conflitto tra Parlamento e Consiglio Europeo pone il tema della legittimità democratica della delibera in oggetto per cui la battaglia sulla brevettazione del software sarà ripresa col nuovo Parlamento”.