Brevetti USA, terremoto in vista

Brevetti USA, terremoto in vista

Entro fine aprile arriverà alla Corte Suprema degli Stati Uniti il caso della Festo, un caso che potrebbe trasformare la norma sui brevetti e impedire a chi possiede un brevetto di farlo valere su tecnologie simili
Entro fine aprile arriverà alla Corte Suprema degli Stati Uniti il caso della Festo, un caso che potrebbe trasformare la norma sui brevetti e impedire a chi possiede un brevetto di farlo valere su tecnologie simili


Washington (USA) – Il mondo dell’ hi-tech, e non solo, ha gli occhi puntati su un caso giudiziario che potrebbe portare ad un vero terremoto nel campo dei brevetti negli Stati Uniti, un settore dal quale dipendono fortune economiche e finanziarie al massimo livello.

Entro la fine di aprile, la Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe iniziare ad occuparsi della cosiddetta “teoria degli equivalenti”. Una teoria che oggi consente a chi possiede un brevetto, di reclamarlo se un proprio concorrente produce una tecnologia “simile” o un sistema che si prefigge lo stesso obiettivo.

Questa teoria è stata disattesa da un tribunale d’appello. Il caso analizzato, quello che contrapponeva due aziende elettromeccaniche, Festo e Shoketsu, ruotava attorno a due prodotti simili. Due sistemi per le catene di montaggio realizzati con tecnologie diverse, il cui scopo è però lo stesso. Secondo il tribunale d’appello che ha giudicato il caso, si tratta di due sistemi differenti e la teoria degli equivalenti non può essere applicata.

Sul procedimento che si aprirà presso la Corte Suprema si sta accumulando un’attenzione enorme. Molte imprese dell’alta tecnologia, spesso nate e sviluppatesi su un solo brevetto “azzeccato”, paventano gravi pregiudizi al proprio business se la Corte dovesse confermare la decisione del tribunale. Le opinioni sul merito sono contrastanti: da un lato c’è chi sostiene che senza brevetti “ampi” non si può garantire lo sviluppo, dall’altro c’è chi sottolinea come l’interpretazione estesa dei brevetti abbia portato alcune imprese, “accentratrici” di brevetti, a controllare interi settori commerciali e produttivi.

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Pubblicato il
2 mar 2001
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