Dai cinguettii su Twitter agli aggiornamenti di stato su Facebook, fino al sito della Federazione degli Anarchici e al popolare blog The Dreamcast Junkyard che continua a preservare online le esperienze videoludiche sulla defunta console nipponica. Le più svariate forme digitali del sapere umano verranno così raccolte in un nuovo archivio britannico delle fonti web.
Guidato dalla British Library – in collaborazione con altre prestigiose biblioteche nel Regno Unito – il progetto di raccolta della memoria cibernetica vuole combattere l’inevitabile logorio da sovraccarico delle informazioni pubblicate da siti, blog, social network. L’archivio annunciato dal gruppo di biblioteche d’Albione comprenderà 4,8 milioni di siti per un totale di oltre un miliardo di pagine disponibili ogni anno per la ricerca .
“L’idea di preservare tutti i contenuti pubblicati dai siti britannici è grandiosa”, ha commentato Jim Killock, direttore esecutivo dell’ Open Rights Group . Dalle edizioni digitali dei quotidiani (anche quelli che ora prevedono il cosiddetto paywall) al sito ufficiale di Stephen Hawking, l’archivio della British Library sarà un tesoro d’informazioni per le analisi storiche dei posteri .
Per catturare il gigantesco universo digitale, la stessa biblioteca britannica ha stilato una speciale classifica dei 100 siti più importanti per offrire alle prossime generazioni una panoramica completa degli eventi storici. Nella visione dei curatori della British Library , sarà impossibile raccontare le vicende delle prossime elezioni politiche nel 2015 senza l’apporto fondamentale delle informazioni e dei contenuti veicolati attraverso la Rete.
Mauro Vecchio