Santa Clara (USA) – Incredibile ma vero: Intel è riuscita, in uno dei momenti forse più delicati della sua sfida con AMD , a darsi la zappa sui piedi. La sua ultima CPU, il Pentium III a 1,13 GHz, pubblicizzata come il processore x86 più veloce al mondo – primo a varcare la soglia del GHz – precipita con fragore dal suo altare rivelando, nell’infinito groviglio dei suoi circuiti, una debolezza che forse poteva essere scovata per tempo.
Il bug, venuto alla luce grazie ai test congiunti di due noti laboratori hardware on-line, Tom’s Hardware e HardOCP , ha costretto Intel a ritirare immediatamente dal mercato tutti i modelli già rilasciati di Pentium III a 1,13 GHz, ed a fermare la produzione di questi chip.
Intel ha dichiarato che alcuni circuiti del processore, in presenza di determinate condizioni di utilizzo e temperatura, non funzionano correttamente, generando errori irreversibili. Gli ingegneri di Intel sono già al lavoro per aggirare il problema, tuttavia ci vorranno almeno due mesi prima che le nuove CPU “riviste e corrette” possano riprendere la via del mercato.
Questo nuovo ruzzolone di Intel potrebbe non avere grosse ripercussioni economiche, almeno nell’immediato, visto che i Pentium III da 1,13 GHz in circolazione sembrano ammontare a poche decine di migliaia; risulta però evidente come l’immagine dell’azienda ne esca abbastanza malconcia e, soprattutto, come il colosso californiano consegni nuovamente in mano alla sua più grande rivale, AMD, la staffetta di leader tecnologico. (continua in seconda pagina)
Il merito di aver “avvertito” per primo che qualcosa non andava lo si deve senz’altro a Thomas Pabst, autore del ben noto sito di recensioni hardware Tom’s Hardware. Questo illustre divoratore di chip pubblicò i risultati dei suoi test sul nuovo Pentium III il 31 luglio e già allora si avvide di come alcuni benchmark, fatti girare sulle più disparate piattaforme hardware, inspiegabilmente fallissero: in particolare, il processore aveva dei problemi a portare avanti la compilazione di alcuni kernel Linux e superare alcuni test con Sysmark 2000.
Contattata immediatamente Intel per avere maggiori ragguagli in merito, il buon vecchio Tom dovette arrendersi di fronte alla refrattarietà dei tecnici del colosso californiano che, almeno inizialmente, accolsero con sostanziale indifferenza le prime avvisaglie del problema.
Tom, che nel frattempo decise di pubblicare le sue scoperte, ricevette dopo poco una mail da Kyle Bennett, curatore del sito HardOCP, che gli riferiva come anch’egli fosse incorso, nei suoi test con motherboard basate su chipset i820, in diversi casi di instabilità. Al che Tom ricontattò Kyle e, dopo una serie di test incrociati che coinvolsero anche un altro noto sito di test hardware, AnandTech , arrivò alla conclusione che il Pentium III da 1.13 GHz era fallato.
Tom, che già aveva pubblicato un secondo articolo dove accusava Intel di vendere CPU bacate, questa volta fu affiancato anche da Kyle che confermò quanto Tom andava dicendo ormai da quasi un mese. Non solo, ma secondo quanto dichiara il carismatico autore dell’autorevole sito Tom’s Hardware, Intel si sarebbe vendicata dei suoi articoli non spedendogli le cartelle stampa riguardanti il Pentium 4, una documentazione giunta invece regolarmente a tutti gli altri siti d’informazione tecnica.
La storia, nella sua completezza, è stata pubblicata su Tom’s Hardware all’interno dell’articolo “Intel Admits Problems With Pentium III 1.13 GHz – Production and Shipments Halted” mentre HardOCP ne ha pubblicato una parte all’interno della sua recensione della CPU .