Buongiorno.it accusato di spamming

Buongiorno.it accusato di spamming

Il sistemone sparamail invia un messaggio ai vecchi e nuovi utenti e qualcuno all'interno del NIC parla di spamming illegale mentre vengono additate le funzioni di iscrizione alle mailing list di uno dei più celebri siti italiani
Il sistemone sparamail invia un messaggio ai vecchi e nuovi utenti e qualcuno all'interno del NIC parla di spamming illegale mentre vengono additate le funzioni di iscrizione alle mailing list di uno dei più celebri siti italiani


Web – Non è andato giù a tanti l’ultimo messaggio internet inviato da Buongiorno.it e arrivato nella mailbox di migliaia di utenti. Non è andato giù perché si trattava di un messaggio arrivato non solo a chi è iscritto ad una o più delle decine di mailing list gestite da Buongiorno.it, ma anche a chi non è più iscritto.

Il messaggio, inviato da Whatsnew@buongiorno.it non nascondeva il fatto in sé: “Whatsnew è la lista che saltuariamente aggiorna sugli ultimi arrivi i nuovi e i vecchi abbonati ai servizi forniti o gestiti da Buongiorno By Mail. Scoprite le novità e sicuramente troverete quello che fa per voi”. E suggeriva: “Se non intendete più ricevere Whatsnew sarà sufficiente inviare un messaggio vuoto a: XXXX.remove.whatsnew@buongiorno.it”.

I più arrabbiati sulla vicenda, al di là dei messaggi che circolano su alcune mailing list e newsgroup dedicati allo spamming, sembrano essere alcuni membri del NIC , l’autorità italiana dei domini che ha anche il compito di analizzare i fenomeni di spamming. Tra le sue regole il NIC prevede infatti una serie di procedure per chi si “macchia” di invio di email non richieste agli utenti internet.

Negli ultimi giorni, sulla lista “antispam” del NIC sono girati messaggi che criticano Buongiorno.it per gli stessi motivi che si leggono online. Secondo molti risulterebbe spesso difficile rimuovere il proprio indirizzo di posta elettronica dal sistemone sparamail di Buongiorno.it che continuerebbe, dunque, ad inviare posta elettronica anche a chi ha chiesto di non riceverla.

Il fatto accadrebbe ancora più frequentemente, secondo i detrattori di Buongiorno, con le iscrizioni effettuate da utenti che inseriscono un proprio indirizzo-forward, vale a dire un address che re-invia le email sull’account di posta elettronica principale. In quel caso, infatti, quando si va a disiscrivere l’indirizzo-forward il sistemone proprio non vorrebbe saperne di cancellarlo.

Tra le cose che più fanno alterare tanti, pare essere la mancata richiesta di conferma dell’iscrizione alle mailing list da parte di Buongiorno.it. A differenza di altri siti, che consentono di iscrivere il proprio indirizzo ad una o ad alcune mailing list senza chiedere conferma dell’avvenuta iscrizione, Buongiorno.it con questo sistema mette a disposizione decine e decine di mailing list, rendendo così possibile con pochi clic l’intasamento della mailbox di un utente eventualmente “preso di mira”.

Come prima reazione a questa situazione, pare che alcuni fornitori di servizi che dialogano con il NIC siano intenzionati a “bannare” Buongiorno.it impedendo tecnicamente l’arrivo delle email provenienti da quest’ultimo sito agli utenti dei propri servizi. Ed è evidente che se la cosa si diffondesse, e Buongiorno.it finisse in una delle tante liste nere utilizzate per bannare chi fa spamming, i danni economici per il sito creato e gestito da Mauro Del Rio potrebbero essere notevolissimi.

Lo stesso Del Rio, uno dei pionieri della rete italiana, ha però più volte ricordato che non è interesse di Buongiorno.it mandare mail a chi non le vuole. Ma, dicono alcuni, basta dare un’occhiata al sito di Buongiorno.it per scoprire tecniche e procedure che minano alle fondamenta i buoni propositi (continua in seconda pagina).


In queste ore il sito di Buongiorno.it è sotto tiro, per come è organizzato, per le difficoltà che si sono dette. Ma è veramente così? Ecco alcune “chicche” che fanno temere il peggio.

Una pagina consente di iscrivere a 48 mailing list con un solo clic fino a 8 indirizzi email diversi… Un vero tool di flooding in mano a chi volesse mettere in atto dispetti fastidiosissimi. Il sistema, infatti, non consente a chi viene iscritto di accettare o meno l’iscrizione ma soltanto di tentare la disiscrizione una volta iniziato il flusso di email buongiorniste, con tutti i problemi e le perdite di tempo del caso.

Nell’ultimo step del viaggio “dentro” Buongiorno.it, organizzato in una sequenza di “passi” che consente una panoramica delle mailing list offerte, viene inoltre richiesto come opzione di inserire i propri dati personali per consentire lo sviluppo di servizi migliori. In fondo alla pagina due pulsanti: “Indietro, torna allo step precedente” e “Annulla, concludi senza iscriverti”. Cliccando sul secondo si torna alla home page del sito con la convinzione di non essersi iscritti alle mailing list. Ma basta dare un’occhiata alla mailbox per scoprire almeno tre messaggi di benvenuto di Buongiorno.it… “Una trappola”, ha scritto qualcuno.

Alcuni dei più critici nei confronti di Buongiorno.it hanno preso di mira il messaggio che accompagna tutte le pagine del sito, qui riportato: “Buongiorno By Mail vi invierà solo i contenuti espressamente richiesti e con una periodicità prestabilita e diversificata a seconda delle singole offerte editoriali. Saltuariamente vi verrà inviata Whatsnew, un aggiornamento sulle nuove iniziative. In qualsiasi momento sarete comunque liberi di disiscrivervi da qualunque servizio. Il servizio è assolutamente gratuito, grazie alla presenza di brevi messaggi pubblicitari all’interno delle newsletter. I vostri dati non saranno mai ceduti a terzi, in accordo con la legge sulla privacy 675. E ‘ severamente vietato iscrivere terze persone a loro insaputa o contro la loro volontà. Buongiorno By Mail non è in nessun modo responsabile per le conseguenze derivanti da comportamenti di questo tipo.”

Messaggio che qualcuno considera provocatorio, alla luce dei fatti.

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Pubblicato il 5 giu 2000
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