Bush: niente leggi anti-spam

Bush: niente leggi anti-spam

L'amministrazione annuncia che a breve rilascerà le linee guida su una serie di problemi centrali, tra cui lo spam
L'amministrazione annuncia che a breve rilascerà le linee guida su una serie di problemi centrali, tra cui lo spam


Washington (USA) – Di ufficiale non c’è ancora nulla ma, a quanto pare, quando l’amministrazione Bush illustrerà le proprie linee guida in materia di spam, porrà l’accento sulla necessità che l’industria si auto-regolamenti. Sarà questo uno dei cardini della politica digitale del presidente George W. Bush, secondo le anticipazioni riportate dalla Reuters.

Sebbene ancora non si conosca con precisione la data in cui il presidente americano annuncerà il dettaglio delle linee guida, il capo della “National Telecommunications and Information Administration” in seno al ministero del Commercio, Nancy Victory, ha spiegato che lo spam avrà in questo senso un ruolo centrale. “Quello che abbiamo cercato di fare – ha detto Victory – è realizzare una policy che vada bene per tutti, che sia onnicomprensiva, e credo che in questo senso lo spam sia centrale. Presto avremo un annuncio ufficiale su questo”.

Victory ha sottolineato che l’amministrazione Bush è con ogni probabilità intenzionata a spingere con delicatezza sull’industria, cercando di suscitare una auto-regolamentazione che tuteli il consumatore ma che sollevi il Congresso dalla necessità di nuove leggi: “Fino a questo momento, e credo che la cosa si protrarrà a lungo, abbiamo sostenuto l’auto-regolamentazione industriale. Credo che l’industria abbia fatto molti passi in avanti ma che ci sia ancora molto lavoro da fare”.

La posizione dell’amministrazione, se confermata, non rappresenta peraltro qualcosa di completamente nuovo, visto che anche l’amministrazione Clinton ha sempre preferito “suggerire” all’industria l’auto-regolamentazione. Non è ancora chiaro, però, quale sarà la posizione della Commissione federale sul commercio, quella commissione che in epoca Clinton aveva chiesto leggi specifiche contro lo spam e soprattutto per la tutela dei dati personali.

Come noto il Congresso sta invece valutando due diversi progetti di legge che mettono al bando le pratiche spammatorie. Regna dunque l’incertezza.

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Pubblicato il
7 set 2001
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