Caccia al tecnofalsario, alla cinese

Caccia al tecnofalsario, alla cinese

Lasciano i numeri di cellulare negli annunci illegali disseminati nelle città e così la polizia li tempesta di messaggi. Curiose tattiche anti-crimine
Lasciano i numeri di cellulare negli annunci illegali disseminati nelle città e così la polizia li tempesta di messaggi. Curiose tattiche anti-crimine


Pechino (Cina) – Un fenomeno tutto cinese è quello delle persone che si offrono in qualità di falsari per chiunque voglia possedere una carta di identità fasulla oppure aspiri a poter esibire una certificazione accademica. Sono servizi illegali che spesso vengono pubblicizzati su internet oppure su foglietti e volantini disseminati nelle città, sui quali viene lasciato il solo numero di telefonino.

Contro questo fenomeno si sta muovendo con una tattica alquanto curiosa la polizia di Pechino che ha adottato le tecnologie necessarie ad inserire in un database i numeri di cellulare dei tanti che offrono questi “servizi”, in modo da poterli travolgere di messaggi.

Stando a quanto dichiarato dalla polizia sui media ufficiali del regime, infatti, il nuovo strumento invia un messaggio a ciascun numero ogni 20 secondi. Nel messaggio, che dunque arriva sul cellulare del “falsario” con una inaudita frequenza, c’è scritto qualcosa come: “Hai violato la legge pubblicando annunci illegali. Devi immediatamente cessare questa attività e recarti all’Ufficio di polizia di Hangzhou per essere punito”.

Le dichiarazioni ufficiali affermano che questo sistema funziona, almeno per i falsari che usano il cellulare, sebbene non sia stato dichiarato quanti sono coloro che alla fine si “costituiscono”, se così si può dire, alla polizia.

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Pubblicato il
27 mar 2003
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