California, tolleranza zero sullo spam

California, tolleranza zero sullo spam

Una nuova legge prevede multe fino ad un milione di dollari per le società californiane coinvolte a qualsiasi titolo in un episodio di spam. Legge meno drastica approvata invece nel Regno Unito. Ma anche in Australia lo spam è al bando
Una nuova legge prevede multe fino ad un milione di dollari per le società californiane coinvolte a qualsiasi titolo in un episodio di spam. Legge meno drastica approvata invece nel Regno Unito. Ma anche in Australia lo spam è al bando


Roma – Lo stato della California ha ufficialmente varato la più dura normativa mai approvata all’interno degli Stati Uniti contro lo spam. Si tratta di una nuova legge statale che punisce le società coinvolte in episodi di spam con multe fino ad un milione di dollari.

La particolarità della normativa appena firmata dal governatore dello Stato è anche quella di considerare responsabili di spam non soltanto chi materialmente prepara e spedisce i messaggi spammatori ma anche le aziende pubblicizzate nello spam e dunque i prodotti o i servizi illegalmente reclamizzati.

La legge della California, ancora più dura di quella adottata anni or sono dallo stato di Washington, che prevede multe fino a 500 dollari, ricorda per alcuni versi una legislazione anti-spam passata nei giorni scorsi nel Regno Unito e già finita all’onore delle polemiche.

Dal prossimo dicembre, infatti, gli spammer britannici rischiano multe che vanno dalle 5mila sterline in su. La legge non prevede la possibilità che uno spammer finisca in carcere , al contrario di quanto richiesto dagli attivisti più intransigenti. Soprattutto, ed è qui che si concentrano le critiche maggiori, la normativa britannica vieta la spedizione di email non richieste ad un privato ma lo consente se il destinatario è un’azienda.

E mentre si attende l’entrata in vigore della nuova legislazione europea contro lo spam, fin qui considerata blanda dagli operatori dell’antispam, l’Australia ha recentemente approvato una nuova normativa repressiva. Essa prevede multe anche molto pesanti, che scatteranno per tutti dopo 120 giorni dall’approvazione della legge, quando saranno inviate email non richieste a chiunque, privati o aziende.

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Pubblicato il
25 set 2003
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