Roma – Secondo l’Intesa dei consumatori, il gruppo che riunisce Federconsumatori, Adoc, Adusbef e Codacons, occorre varare al più presto procedure che consentano a chi ne ha diritto di autocertificare il proprio stato per ottenere facilmente le agevolazioni sul canone telefonico.
Secondo le associazioni, la burocrazia fa sì che degli 1,4 milioni di aventi diritto solo in 200 abbiano chiesto il canone agevolato a Telecom Italia.
Intesa sostiene che “poiché il governo è in grado di conoscere tramite le numerose banche dati disponibili le condizioni sociali dei cittadini, per rendere accessibili i diritti non deve essere richiesta alcuna documentazione già in possesso delle pubbliche amministrazioni, ma soltanto una semplice autocertificazione”.
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quid pro quo
>"In particolare - continua la nota - questo >servizio contribuirà a ridurre i disagi per gli >studenti portatori di handicap, che non dovranno >più recarsi necessariamente all'università per >ottenere alcune informazioni"Ah, le segreterie a palermo non hanno il telefono? Se uno è celebroleso invece di fare una semplice telefonata vi pare che si metta a smanettare un un cellulare?Ci deve essere stato un bel giro di tangenti per mettere in piedi una cazzata del genere... tanto sono gli studenti a pagare la retta. Questi matusa di rettori/collaboratori di università li dovrebbero sbattere tutti dietro le sbarre con un calcio in culo ben piazzato. Rappresentano il cancro della società, invece di aiutare lo studente rendendo le facoltà "credibili" pensano a masturbarsi le teste ed a riempirsi le tasche. Che schifo.AnonimoRe: quid pro quo
Ma non dire sciocchezze.Certamente, il telefono esisteva prima del telefonino, ma più in generale quel servizio può essere utile ad un sacco di gente: pensa agli studenti fuorisede che hanno bisogno di sapere la data di un appello, iscriversi agli esami, sapere quando riceve un professore o quale sia il numero di telefono del suo ufficio per parlarci direttamente... altro che "masturbazioni mentali" e "sbatterli tutti dietro le sbarre con un calcio in...", come scrivi te: hanno messo sù un'iniziativa comoda ed utile, facendo bene il loro lavoro. E non credo proprio che siano girate mazzette: la TIM ci guadagna con il traffico telefonico, l'Università ci guadagna in prestigio e servizi offerti agli studenti... chi avrebbe dovuto corrompere chi ? Hanno grossi vantaggi tutti e due... mi piacerebbe che ci fosse qualcosa del genere anche nella mia, di Università...Ma come, si danno da fare per proporti dei servizi utili e tu li vuoi sbattere in galera ? Complimenti per la coerenza e l'intelligenza, da che pianeta vieni, "Polemos" ?Pensa col tuo cervello e non con i luoghi comuni, prima di insultare il prossimo a vanvera, e per cose che non conosci neanche direttamente...AnonimoRe: quid pro quo
- Scritto da: Bzot> Ma non dire sciocchezze.> Certamente, il telefono esisteva prima del> telefonino, ma più in generale quel servizio> può essere utile ad un sacco di gente: pensa> agli studenti fuorisede che hanno bisogno di> sapere la data di un appello, iscriversi> agli esami, sapere quando riceve un> professore o quale sia il numero di telefono> del suo ufficio per parlarci direttamente...> Certo, sarà anche utile, anche se non mi sembra che sia un servizio così fondamentale o insostituibile. Magari mi sbaglio. Non mi sbaglio nel farti notare che un servizio del genere avrebbe potuto essere fornito su qualunque scheda di qualunque gestore. Già lo fanno decine di società per servizi di informazione, comerciali, banking etc. Vincolarlo a una tecnologia TIM fa venire il sospetto che l'interesse principale degli organi di gestione dell'ateneo in questione non siano tanto l'interesse degli studenti quantoquello di qualche generoso ritorno dichiarato(= quote di partecipazione al servizio, e finanziamenti da tim) nelle casse dell'università e qualcuno meno legittimo (tangenti e bustarelle a funzionari e professori).Se poi si conosce un po' Palermo e la Sicilia il sopetto è ancor più forte..Qua a Milano nella mia ed altre facoltà è pieno di studenti siciliani. Non credo che nessuno tornerà giù solo perchè adesso potrebbe comprarsi una scheda TIM ed iscriversi agli esami mentre al tempo stesso passeggia per il mercatino della Vucciria--- Tantomeno basterà a far sì che siano gli studenti da Milano a trasferirsi a Palermo ... Sono altre le cose che danno qualità e prestigio a una università ....AnonimoRe: quid pro quo
> Certo, sarà anche utile, anche se non mi> sembra che sia un servizio così fondamentale> o insostituibile. Magari mi sbaglio. Non mi> sbaglio nel farti notare che un servizio del> genere avrebbe potuto essere fornito su> qualunque scheda > di qualunque gestore.beh, certo, ed allora ? Non ho mica detto che lo poteva fare solo TIM !! Il aftto che lo possa fare chiunque, implica anche che però qualcuno si doveva rimboccare le mani e farlo concretamente... non credo che sia un'esclusiva di TIM. Se Omnitel si fosse mossa prima, od avesse potuto offrire un servizio migliore o più avanzato adesso staremmo parlando dell'accordo Omnitel-Università di Palermo, ma la sostanza del discorso non cambierebbe di una virgola... l'importante non è certo chi lo fa, ma il fatto che qualcuno lo faccia ! e lo faccia bene !> Vincolarlo a una> tecnologia TIM fa venire il sospetto che> l'interesse principale degli organi di> gestione dell'ateneo in questione non siano> tanto l'interesse degli studenti quanto> quello di qualche generoso ritorno > dichiarato(= quote di partecipazione al> servizio, e finanziamenti da tim) nelle> casse dell'università > e qualcuno meno legittimo (tangenti e> bustarelle a funzionari e professori).Perchè "vincolarlo" ? Scusa, mi sfugge qualcosa: l'ha fatto TIM, ed allora ? Poteva farlo Wind, Omnitel... ripeto, tutti lo potevano fare, l'ha proposto concretamente TIM, non ci vedo niente di strano o "vincolante" per nessuno... anche perchè la carta SIM te la regalano, mica ti hanno costretto a comprarla. Poi, se non te ne frega niente, la metti nel cassetto ed è finita lì; se il servizio ti può essere utile e funziona, allora la userai per quello che ti serve. Cosa c'e' di così "strano" ? Se poi si conosce un po' Palermo e la> Sicilia il sopetto è ancor più forte..> Qua a Milano nella mia ed altre facoltà è> pieno di studenti siciliani. Non credo che> nessuno tornerà giù solo perchè adesso> potrebbe comprarsi una scheda TIM ed> iscriversi agli esami mentre al tempo stesso> passeggia per il mercatino della Vucciria---> Tantomeno basterà a far sì che siano gli> studenti da Milano a trasferirsi a Palermo> ... Sono altre le cose che danno qualità e> prestigio a una università ....Beh, ma dai, questo è ovvio... stai estremizzando un pò la questione. Dubito che l'Università di Palermo baserà la sua attività promozionale su questo !E' semplicemente un servizio in più offerto agli studenti, punto e basta: niente di più e niente di meno.Ed in questo non ci vedo niente di male, anzi, mi sembra un segnale positivo: l'Università dimostra di voler fare qualcosa di concreto da un punto di vista di servizi offerti agli studenti, la TIM fornisce un servizio che è concretamente molto più utile delle varie suonerie, loghi per adolescenti e cavolate varie....AnonimoRe: quid pro quo
> Certamente, il telefono esisteva prima del> telefonino, ma più in generale quel servizio> può essere utile ad un sacco di gente: pensa> agli studenti fuorisede che hanno bisogno di> sapere la data di un appello, iscriversi> agli esami, sapere quando riceve un> professore o quale sia il numero di telefono> del suo ufficio per parlarci direttamente...e usare internet no, eh?AnonimoRe: quid pro quo
..certo internet è un mezzo splendido..ma vuoi mettere ... vuoi sapere l'esito dell'esame... sei sul treno per Trapani e vuoi tornare a casa tranquillo un SMS ti dice tutto quello che ti serve ovunque sei ad un costo accettabile ... è una visuone matura e pronta al mondo REALE del lavoroAnonimoPalermo pensasse ai servizi minimi
L'Università di Palermo è un caos, le segreterie di Viale delle Scienze sono inaffidabili, super affollate, non c'è contatto non c'è possibilità di spaere di fare e di capiremancano aule, mancano docenti, manca tuttoe pensano a cosa? AI CELLLARI ?!?!AnonimoXke' il servizio e' stato legato alla TIM?
Non potevano fare in modo che ogni utentesi iscrivesse con il proprio numero di cellulare?Invece così ti danno una scheda a parte e saiche comodità cambiare la scheda TIM con la propriascheda ogni volta...MAH!AnonimoRe: Xke' il servizio e' stato legato alla TIM?
Non è che l'hanno legato alla TIM... è che ovviamente l'applicativo sui cui si basa un servizio interattivo come quello (che prevede l'autenticazione dell'utente, la fornitura in modalità push/pull di informazioni personalizzate, la sicurezza dei dati in transito, una piattaforma SW con la possibilità di interfacciarsi in un certo modo con i server di ateneo, etc.) deve per forza basarsi su una scheda proprietaria... tieni conto che un servizio simile non può essere basato solo sui server di ateneo, ma richiede una forte interazione con il content provider: non a caso, la SIM fornita da TIM dispone di un firmware studiato apposta per gestire quelle funzionalità avanzate... non ci si può connettere "con una SIM qualunque" !Anonimocosa fa paura a me e a pochi altri come me
tanta tecnologia e troppi ignoranti ad usarla.AnonimoBUFFONI
spendete meglio i soldi dei contribuentiqueste sono magagne commerciali belle e buobne rifilate come"Servizio"pensate ad assumere docenti; fare aule e migliorare la vivibilità di quella Casbah che é Università di PalermoAnonimoRe: BUFFONI
Parlemo per una volta è sulla bocca di molti per un "servizio" dato dall'università e non per cronache che è meglio dimenticare, io ne sarei fiero... Premesso che io studio e lavoro a Milano, il problema del degrado è comune a molti... ma finiamola di piangerci addosso.AnonimoRe: BUFFONI
- Scritto da: andy> Premesso che io studio e lavoro a Milano, il> problema del degrado è comune a molti... vita facileah ecco, vivi e studi a Milano, capisco la tua risposta, prova a venire a lavorare e studiare qui, capiresti la rabbia di chi viene preso per ul culo con le smart card a pagamento di Telecom rifilate come serviziovieni a mangiare nelle mense, vieni a consatatare di persona cosa significa penuria di aule di docenti disservizi quotidiani e storie di ordinaria insufficenza, si parla di servizi minimi mio caro, Terzo Mondo accasemico e poi mi vengono a fare i pioneri del telefonino??é come regalare la PlayStation ai bimbi del Ruanda per "aiutarli" e dargli un "servizio"bello giudicare dall'esterno, ma, senza rancora, vieni a vedere di persona e capiraiAnonimoRe: BUFFONI
mi associo allo scetticismo riguardo questa iniziativa, ha tutta l'aria di uno specchietto per le allodole, una via facile per portare in alto l'immagine di Telecom e dell'Universitàmolto più difficile sponsorizzare un plesso di aule per ristrutturarle o assumere nuovi docenti etc. etc. informatizzare le Segreterie e collegarle cogli studenti via Internet con accessi gratuiti, etc. etc.AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiRedazione 14 03 2002
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