Roma – L’ Authority per le comunicazioni ha annunciato di aver dato il via libera al provvedimento sulla bolletta unica per la telefonia fissa. Una soluzione che faciliterà la gestione delle spese telefoniche per quegli utenti che, oltre ad essere abbonati di linee Telecom Italia , sono passati (non in ULL) ai servizi di un altro operatore di telefonia fissa.
Con la situazione attuale, infatti, questi utenti hanno due diversi fornitori per i servizi di telefonia fissa. Di conseguenza ricevono – e pagano – due bollette: quella di Telecom Italia, per il canone di linea, e quella del gestore scelto, per il traffico generato con le conversazioni telefoniche e gli altri servizi. Una doppia fatturazione che raddoppia quindi la gestione di queste spese, traducendosi in una doppia commissione da corrispondere in banca o alla posta.
In accoglimento delle numerose richieste ricevute dai consumatori e allineando la regolamentazione italiana a quella già in vigore in alcuni Paesi dell’Unione Europea, Agcom ha varato il provvedimento nell’ambito del nuovo quadro regolamentare delle comunicazioni elettroniche. Saranno gli operatori alternativi all’incumbent, quindi, ad inviare ai propri clienti la fattura unica , che includerà tutte le voci relative alle spese di telefonia, canone incluso.
Oltre allo snellimento “gestionale”, gli utenti percepiranno anche un altro effetto: il provvedimento è considerato un passo in avanti verso l’apertura del mercato all’ingrosso dei servizi telefonici, che consente alle aziende TLC di formulare offerte commerciali più competitive, con pacchetti di servizi riuniti sotto un unico “cappello” e fatturati in un’unica soluzione. Un ulteriore fattore che potrebbe contribuire ad agevolare gli operatori è il blocco del canone : l’Agcom ha infatti stabilito il “congelamento” per due anni del costo del canone di linea telefonica per gli utenti residenziali.
Immediata giunge la reazione positiva di Adiconsum , che vede nella decisione dell’Agcom una soluzione al problema di alcune ingiustizie patite dagli utenti: “Il provvedimento riduce la possibilità di perpetrare furbizie e abusi in bolletta legati a servizi non richiesti (ma ugualmente addebitati!). Una vera e propria piaga che, nonostante tutti gli impegni di Telecom, continua a vessare centinaia di migliaia di famiglie”.
L’associazione, però, non si ferma agli applausi e rilancia la palla, chiedendo all’Authority che lo stesso provvedimento possa essere adottato anche per la banda larga, al fine di contribuire alla realizzazione di un mercato più trasparente e concorrenziale.
Dario Bonacina