Carne fresca per certe lotterie

Carne fresca per certe lotterie

Può sembrare paradossale, ma alcune delle più celebri truffe condotte via posta elettronica continuano a mietere vittime. Ultima in ordine di tempo, un ragazzo di Macerata. Che decide di denunciare l'accaduto
Può sembrare paradossale, ma alcune delle più celebri truffe condotte via posta elettronica continuano a mietere vittime. Ultima in ordine di tempo, un ragazzo di Macerata. Che decide di denunciare l'accaduto

A milioni ogni anno cedono dati personali ai truffatori che utilizzano un mezzo personale di comunicazione come la posta elettronica per presentarsi alle proprie potenziali vittime, un fenomeno che non si ferma e del quale spesso i truffati non parlano, rendendo persino difficile comprenderne le reali dimensioni. Ma qualcuno per una volta ha voluto parlare senza nascondersi, un ragazzo di Macerata .

All’utente, così come accade quotidianamente a milioni di altri, era giunta qualche tempo fa una email nella quale si sosteneva che aveva vinto mezzo milione di sterline ad una lotteria inglese. Come sempre accade in questi casi, per riscuotere quel premio gli organizzatori gli hanno chiesto di versare 300 sterline di iscrizione, quota che l’utente ha effettivamente versato.

Nello specifico, la mail truffaldina parlava di una lottery board che, su carta intestata del ministero delle Finanze britannico, spiegava che la vincita era dovuta ad una estrazione casuale: una volta forniti i dati del proprio conto corrente bancario, l’utente veniva rassicurato sulla possibilità di incassare il premio, senza sapere, invece, che stava regalando informazioni personali e denari a dei truffatori.

E, come in una farsa che si ripete sempre uguale, una volta “agganciato” il ragazzo, i truffatori non hanno mollato, rilanciando con una ulteriore richiesta di 2mila sterline “giustificate” dalle spese di trasferimento del premio. Ed è lì che l’utente ha subdorato di essere cascato in una truffa, decidendo così di rivolgersi alla polizia.

Un raggiro del tutto tipico, dunque, una tecnica di phishing che ha spinto la Questura di Macerata a lanciare un appello all’utenza Internet affinché mai nessun dato personale venga diffuso a sconosciuti, tantomeno a fantomatiche lotterie o ereditieri , i riferimenti preferiti delle cosiddette truffe nigeriane .

Difficile dire quanti denari incassino queste organizzazioni criminali, che spammando la rete con milioni di messaggi ogni giorno hanno la possibilità di incamerare piccole somme da tutti quelli che cascano nella rete. I dati più recenti, quelli dell’FBI, dicono che solo negli USA in un anno gli utenti, e solo quelli che hanno deciso di presentare denuncia, nel 2006 hanno perduto in questo modo quasi 199 milioni di dollari .

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Pubblicato il
5 feb 2008
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