Caro-roaming? La risposta di Vodafone

Caro-roaming? La risposta di Vodafone

L'offerta internazionale dell'operatore, dice l'azienda, risponde alle esigenze esposte dalla UE
L'offerta internazionale dell'operatore, dice l'azienda, risponde alle esigenze esposte dalla UE


Milano – Con un comunicato ufficiale, Vodafone entra nel merito del tema che la Commissione Europea ha dichiarato di avere particolarmente a cuore, vale a dire l’ antieconomicità dei servizi di roaming fruiti dagli utenti di telefonia mobile.

L’operatore dichiara infatti che, “con riferimento a quanto annunciato dal Commissario UE alla società dell’Informazione, Vivianne Reding, Vodafone condivide la necessità che le tariffe di roaming siano sempre
più chiare e trasparenti. A questa esigenza – prosegue l’azienda – per prima si è ispirata Vodafone che, grazie alla dimensione europea ha lanciato, nel maggio 2005, Passport: una formula tariffaria permanente, non una promozione, sottoscritta da oltre 6 milioni di persone che ha permesso un risparmio medio di oltre il 30% per i suoi clienti in tutta Europa”.

La soluzione Passport consente agli utenti Vodafone di utilizzare all’estero la propria tariffa voce nazionale per tutte le telefonate effettuate, pagando in aggiunta un euro a chiamata, una sorta di scatto alla risposta, maggiorato in quanto internazionale. I clienti italiani che vi hanno aderito, dichiara l’operatore, sono oltre un milione.

Vodafone dichiara inoltre che gli operatori mobili europei si starebbero muovendo verso soluzioni analoghe concludendo, di conseguenza, che la regulation meditata a livello di UE potrebbe rivelarsi tardiva o superflua: “La commissione deve quindi valutare attentamente gli effetti generati dalla misura regolamentare”.

Una convinzione che si allinea alla posizione già illustrata dalla GSM Association , in un dossier esplicativo delle soluzioni e delle scelte operate dagli operatori mobili, che ritengono che il trend delle tariffe applicate al roaming sia già in fase calante e che ulteriori riduzioni dei profitti, derivanti da questi servizi, minerebbero le possibilità di investimento nelle attività di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative.

D.B.

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Pubblicato il
29 mar 2006
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