Nei prossimi giorni in Parlamento arriverà un decreto dedicato alle iniziative di semplificazione per il rapporto tra PA e cittadini. Una di queste riguarda la carta di identità: la volontà è quella di eliminare l’obbligo di rinnovo per chi ha compiuto 70 anni. Esclusivamente per quella elettronica, si intende. Chi ha ancora la versione cartacea dovrà sostituirla alla scadenza.
Carta di identità senza rinnovo dopo i 70 anni
Ne ha parlato Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, intervenuto ai microfoni della trasmissione Next Economy di Giornale Radio (link a fondo articolo per ascoltare la puntata). Lo scambio è iniziato con un focus sulla manovra 2026, per poi spostarsi sull’argomento.
Una delle previsioni contenute nelle nuove semplificazioni che presenteremo prevede che per le persone che hanno più di 70 anni non ci sia più bisogno del rinnovo della carta di identità. Quindi, non ci sarà più la necessità di recarsi all’ufficio del Comune per fare il rinnovo della carta di identità. Questo è un primo esempio banale.
Farmacie di servizio e gestione vaccinazioni
Un altro passaggio fa riferimento alle farmacie di servizio.
Abbiamo previsto le farmacie di servizio, dove sarà possibile chiedere e quindi avere il proprio medico di famiglia, senza doversi recare all’ASL e prendere appuntamento per la definizione del medico di famiglia.
Ancora, c’è la volontà di gestire in modo diverso l’accesso alle vaccinazioni.
Molte delle vaccinazioni che vengono fatte per gli ultra-dodicenni si potranno fare in farmacia, senza bisogno di nuovo di andare negli ambulatori.
Obiettivo: sburocratizzare l’Italia
Infine, il ministro ha ricordato il recente debutto del portale governativo Italia Semplice. Vedremo se le proposte saranno approvate o meno, con quali modalità e tempistiche. Spesso si incontrano ostacoli quando si prova a mettere mano all’apparato di una burocrazia spesso accartocciata (letteralmente) su se stessa, anche se l’obiettivo dichiarato è quello di evitare passaggi che fanno perdere tempo ai cittadini e creano disagio
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A proposito di digitalizzazione e semplificazione del rapporto tra la PA e il cittadino, il ministro ha sottolineato che le iniziative attuali sono sostenute economicamente dai fondi del PNRR (Piano Nazione di Ripresa e Resilienza), più precisamente 1,3 miliardi di euro.