Casi/AT&T lancia software per anonimato

Casi/AT&T lancia software per anonimato

Può sembrare incredibile eppure il mostro troppo cresciuto della telefonia americana ha presentato Publius, sistemone per pubblicare file anonimi in rete con crittazione distribuita
Può sembrare incredibile eppure il mostro troppo cresciuto della telefonia americana ha presentato Publius, sistemone per pubblicare file anonimi in rete con crittazione distribuita


Newark (USA) – Con un annuncio del tutto inatteso, il colosso delle telecomunicazioni USA, AT&T , ha deciso di attirarsi le ire di molti e schierarsi dalla parte di chi sostiene l’anonimato in rete. Dai suoi laboratori, infatti, è appena nato “Publius”, un sistemone che permette di pubblicare file anonimi sulla rete protetti con crittazione distribuita.

I ricercatori della AT&T ritengono che la loro invenzione consentirà a chiunque, anche nei paesi a più alto tasso di censura, di pubblicare i testi e i materiali che riterrà di dover far conoscere al mondo. Documenti che dovranno essere contenuti entro i 100 kilobyte di spazio e che non avranno autore, grazie alla replicazione di porzioni di file su molti server online e alla “scomparsa” della fonte originaria.

Publius, un nome che apparve nel 18esimo secolo come firma anonima di un documento rivoluzionario delle allora colonie britanniche nel nordAmerica, si occupa di suddividere i file e pubblicarli sui siti web che fanno parte del programma. Secondo un portavoce di AT&T: “a suo tempo ci si nascose dietro Publius per timore di una ritorsione del governo britannico. Quel bisogno c’è ancora laddove governi repressivi sono pronti a colpire chi è minoranza e ha opinioni diverse”.

Il Publius Censorship Resistant Publishing System potrà essere scaricato alla fine del mese dal sito ufficiale , non appena sarà concluso il periodo di testing.

Stando ai suoi autori, la limitazione a 100 KB nelle dimensioni dei file pubblicabili con Publius terrà fuori il sistema dall’uso da parte di pedopornografi o altri criminali. E mentre l’associazione americana dei genitori si scaglia contro Publius sostenendo che “chi delinque avrà finalmente il suo paradiso”, l’associazione per la privacy online, EPIC , commenta che il sistema “funziona davvero” e che l’anonimato in rete “ha un valore decisamente più importante dei possibili svantaggi che ne possono derivare”.

Al di fuori delle polemiche, comunque, c’è chi gioisce perché per la prima volta una corporation di “primo livello”, come AT&T, pare effettuare una scelta di campo sull’anonimato in rete. Pur senza affermazioni di principio, infatti, la nascita di Publius può essere interpretata come un preciso segnale.

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Pubblicato il
4 lug 2000
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