Roma – Non si placa la bufera sul caso delle presunte schedature che sarebbero state messe in atto per conto di Telecom Italia ai danni di utenti ed ex clienti, un caso di cui ha parlato il quotidiano laRepubblica . La vicenda ha infatti sollevato l’interesse del Garante della Privacy che ha deciso di aprire in merito un’istruttoria.
L’iniziativa del Garante è finalizzata a verificare se “sono state violate le norme a protezione dei dati personali e di conseguenza i diritti dei cittadini”. In una nota , l’Autorità dichiara infatti che “in riferimento alle notizie di stampa (…) il Garante ha acquisito alcuni elementi documentali alla luce dei quali ha avviato un’istruttoria preliminare”.
“L’attenzione del Garante sarà rivolta alla verifica del rispetto della disciplina degli elenchi telefonici, del rispetto dei provvedimenti adottati dallo stesso Garante sui servizi non richiesti, della gestione del data base unico dei fornitori dei servizi e dei singoli data base aziendali”, aggiunge la nota del Garante.
Che il caso susciti l’interesse del Garante è peraltro scontato. Proprio in queste ore il presidente di Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, ha scritto una lettera aperta ai dipendenti dell’azienda (inviata anche ai segretari generali e confederali di Cgil, Cisl e Uil), in cui parla di “ripetuti attacchi giornalistici” sulla vicenda delle presunte intercettazioni telefoniche e di un “accanimento” mediatico “incomprensibile” nei confronti di un gruppo che è “strategico” per l’Italia e gli altri paesi in cui opera.
Anche le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL intervengono in merito, sottolineando: “È necessario che le verifiche vengano condotte in tempi brevi. Questo serve per dare tranquillità a migliaia di dipendenti e ad una azienda quotata in borsa; serve alle imprese concorrenti che hanno bisogno di risposte certe per operare sul mercato; serve al Paese, perché Telecom è un’azienda strategica decisiva per le politiche di sviluppo dell’Italia”.
Dario Bonacina