Cellulari, i baby utenti sono sempre più numerosi

Cellulari, i baby utenti sono sempre più numerosi

Aumentano le preoccupazioni, da parte di genitori e istituzioni, sull'utilizzo del telefonino da parte dei bambini
Aumentano le preoccupazioni, da parte di genitori e istituzioni, sull'utilizzo del telefonino da parte dei bambini

Il mercato della telefonia mobile sta ringiovanendo: sempre più bambini hanno un telefono cellulare. E mentre sempre più aziende si rivolgono a questo settore di mercato – con apparecchi ad hoc, semplici e dall’aspetto baby friendly – crescono le preoccupazioni sui possibili sviluppi: dal rischio salute alle implicazioni sociali, ecco le motivazioni di chi non vede di buon occhio il telefonino in mano ai bambini.

Quella che un tempo era una nicchia di mercato si sta trasformando in una fetta ben più cospicua: secondo IDC , negli USA saranno 31 milioni i baby-utenti di telefonia mobile, dotati di apparecchi per giovanissimi come Mo_1 , Firefly e simili, apparsi sul mercato negli ultimi due anni. Ma non sempre queste novità incontrano il gradimento del pubblico: come spiega il New York Times , Mo_1 – figlio della partnership tra Imaginarium e la spagnola Telefonica – ha spinto in Europa alcune associazioni di genitori a chiedere di introdurre un veto istituzionale alle iniziative di marketing rivolte ai minorenni per quanto riguarda la telefonia mobile.

La AFOM, un’associazione francese che riunisce i principali operatori di telefonia mobile, osserva che i bambini vedono il cellulare in loro possesso più come un compagno di giochi – come un orsacchiotto – che come un dispositivo di comunicazione, e sono particolarmente inclini a nutrirlo ed aggiornarlo con gli ultimissimi videogame, loghi, sfondi e suonerie.

Le principali preoccupazioni riguardano comunque il rischio salute, poiché ancora oggi si ignorano gli effetti a lungo termine dell’esposizione alle emissioni dei telefonini, e anche l’aspetto della cell-dipendenza, ovvero del rischio che, una volta abituati ad utilizzare il cellulare, i bambini non ne possano più fare a meno. Jóvenes Verdes , un’associazione ambientalista spagnola, afferma che “l’industria della telefonia mobile si comporta come l’industria del tabacco, sviluppando prodotti che generano dipendenza nei più giovani”.

Roselyne Bachelot, ministro della salute francese, lo scorso gennaio ha diffuso delle linee guida che esortavano i genitori a limitare l’uso del telefono cellulare, invitandoli a contenere la durata delle telefonate effettuate dai bambini a non più di sei minuti. “Credo nel principio della prudenza laddove c’è un rischio – ha dichiarato il ministro – i bambini con il sistema nervoso in via di sviluppo possono esserne colpiti. Ho messo in allerta i genitori perché è assurdo che i bambini abbiano un telefonino”.

In Europa molte organizzazioni si stanno mobilitando per promuovere ricerche circa i rischi derivanti dall’utilizzo del cellulare da parte dei bambini. Come il progetto Cefalo , in corso in Danimarca, Norvegia, Svezia e Svizzera, che si prefigge lo scopo di analizzare i potenziali rischi di tumore al cervello. Negli USA, il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha diffuso un rapporto per conto della Food and Drug Administration, in cui sono evidenziati i risultati dei principali studi condotti in campo medico nel mondo ed esorta a promuovere nuove ricerche sull’impatto della telefonia cellulare su bambini e donne in stato di gravidanza.

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Pubblicato il
10 mar 2008
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